Officina Cupello si presenta: «Riportiamo al centro i grandi esclusi di questi anni, i cittadini»

Una parola per connotare il proprio percorso e i propri obiettivi, così si sono presentati ieri sera i candidati di Officina Cupello, movimento civico alla cui testa c’è Dario Leone. Dodici i componenti che cercheranno un posto in consiglio comunale: Andrea Argentieri, Roberta Boschetti, Pierantonio Brognoli, Tullio Cardarella, Giuliana Chioli, Rino De Filippis, Gianfranco Farina, Dennis Fiore, Gianluca Garofalo, Simone Sabatini, Nadia Stanisci e Antonella Tambelli.

Sono quasi tutti al debutto, ad aver già affrontato una esperienza amministrativa sono la consigliera di minoranza uscente Roberta Boschetti e Giuliana Chioli, assessora della giunta Di Florio che si è dimessa nel dicembre del 2022 in netto contrasto con la maggioranza [LEGGI] e Brognoli, in passato consigliere per due mandati. Leone, invece, fu assessore dal 2004 al 2007 nella prima giunta di Angelo Pollutri.
Stessa location, storica per gli appuntamenti politici cupellesi, il ristorante Il Pino dove, venerdì, si è presentato anche il gruppo della maggioranza uscente di Graziana Di Florio. Tra i presenti il sindaco di Lentella, Marco Mancini, e Fabio Giangiacomo del Pd di Vasto, oltre ai fondatori del progetto non schierati in prima linea come il segretario del Pd cupellese Adelmo D’Alò e il consigliere uscente Camillo D’Amico.

Ad aprire la serata è Antonella Tambelli, nel suo intervento è centrale l’orgoglio per il nome scelto per il movimento: «Cercavamo qualcosa che identificasse un laboratorio di idee, siamo arrivati così a “Officina”. Per questo siamo stati chiamati per scherno “meccanici”, bene, è ciò che siamo. Siamo e vogliamo essere meccanici per riparare qualcosa che non funziona, Cupello, una macchina ferma da un decennio in uno stato di lassismo».

Antonella Tambelli

“Trasparenza” è la parola scelta da Boschetti che in apertura di intervento ricorda le vicende del 2019, quando in Regione, al comitato Via, era in fase di valutazione il progetto di una quarta vasca in Valle Cena a opera di un privato: «A rappresentare Cupello non c’era alcun amministratore della maggioranza, ero l’unica. In quella fase nessuno ci ha dato una risposta sul parere dell’amministrazione. Trasparenza vuol dire aprirsi a tutti i cittadini»; vicende, quelle del progetto di discarica, ripercorse anche da Farina, all’epoca tra i principali esponenti del movimento ambientalista che vi si opponeva. Poi, l’ormai nota commissione di garanzia, iniziativa delle minoranze accettata dalla maggioranza, ma «ostacolata dal loro atteggiamento ostruzionista. Si è potuta svolgere una sola seduta, poi i consiglieri non si sono più presentati. Valutate le azioni di questi ultimi cinque anni».

Roberta Boschetti

«Che senso ha avere le mani pulite se poi si tengono in tasca?», nel proprio intervento Chioli cita don Primo Mazzolari per motivare la candidatura. «Il mio impegno è sempre stato orientato verso le fasce deboli, gli invisibili, verso chi non ha voce. Ho sentito allusioni all’innalzamento di muri, io mi sono sempre impegnata affinché cadessero le barriere, affinché non ci fossero figli di un Dio minore. Sento di non aver mai tradito i principi di quella sinistra autentica da cui non mi sono mai allontanata neanche quando mi è stato chiesto di dare una mano altrove. L’operato di un’amministrazione si valuta dal primo giorno e non da cinque giorni di festa a fine mandato. Officina Cupello è un progetto partito da lontano, non un prodotto frettoloso delle ultime ore. Cupello merita una svolta storica, non lasciamo vincere un’oligarchia».

Negli interventi che si susseguono non può mancare la situazione finanziaria del Comune, con un piano di riequilibrio «che prevede solo l’aumento di tasse e la diminuzione degli acquisti di beni e servizi, cioè ciò che serve ai cittadini, passati da 2,4 milioni del 2020 a meno di 2 milioni nel 2023». A sottolinearlo è Garofalo che poi aggiunge i propri concetti identificativi: «Oggi servono due cose: duro lavoro e sobrietà. Il duro lavoro è ciò che è mancato ed è ciò che occorre per uscire dal pantano. La sobrietà è la diligenza del buon padre di famiglia».

«Una squadra senza prime donne, ma con un solo capitano, il più umile di tutti», Brognoli, allenatore di calcio giovanile (che invita all’applauso i presenti per le felici notizie da Ortona di ieri, LEGGI), usa il linguaggio del proprio settore per identificare Officina Cupello nella sfida che l’attende «sempre nel rispetto dell’avversario». Le criticità di Ributtini sono invece al centro dell’intervento di Argentieri, residente della contrada, che sottolinea le mancanze «inaccettabili nel 2024: marciapiedi inesistenti, scarsa illuminazione, strade rovinate, addirittura numeri civici senza una logica che impediscono di ricevere lettere, pacchi e, soprattutto, assistenza sanitaria in caso di emergenze» [LEGGI].

A chiudere l’intervento del candidato sindaco Leone, che individua come parola-chiave “comunità” e cita tra gli esponenti del passato fonte d’ispirazione l’indimenticato sindaco Panfilo Di Silvio. «Se Vasto ha una connotazione turistica, San Salvo produttiva, Monteodorisio ha la sua storia, sfido chiunque oggi a trovare una collocazione identitaria di Cupello: abbiamo enormi potenzialità che in questi anni non sono state sfruttate da una classe politica non all’altezza»; su questo punto Leone attacca anche sui fondi statali: «Guardate i comuni che ci circondano, in tutti sono in corso, o si sono conclusi, lavori di riqualificazione o per nuove opere finanziati dai fondi che questo momento storico offre. Cupello ha perso anche questa occasione. Per questo prevediamo una delega all’intercettazione di fondi».
«Al centro di Officina Cupello c’è la comunità. Il nostro programma elettorale è stato costruito in decine di incontri, un vero esempio di democrazia partecipativa e cittadinanza attiva, contro gli individualismi e i conflitti di interesse». «Vogliamo riportare al centro i grandi esclusi di questi dieci anni, i cittadini» aggiunge annunciando «la costituzione di una commissione di garanzia dell’azione amministrativa formata da cittadini».

«Siamo contro il gioco di chi guerreggia il giorno e amoreggia la notte. Il nostro non è odio, né rancore, ma il principio base di una società civile: la critica politica. Con noi ognuno a Cupello avrà il suo posto nella comunità».

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