Offshore, spunta un altro progetto: 120 torri eoliche nel mare da Montenero di Bisaccia a Campomarino

Un altro maxi-progetto di eolico offshore in Adriatico, molto più grande e articolato di quello proposto a 25 chilometri dalla costa vastese.
A chiedere la concessione demaniale marittima per 40 anni è la Maverick srl di Milano che intende realizzare un parco da 1800 Mw a 25 chilometri dalla costa, in ampio tratto di mare tra Montenero di Bisaccia e Campomarino. Il parco eolico offshore (chiamato Eolico Offshore Molise) è ragguardevole: 120 aerogeneratori galleggianti da 236 metri di diametro (gli stessi previsti dal progetto della Np Francavilla, i più grandi in circolazione prodotti dalla Vestas) da distribuire in oltre 295 milioni di metri quadri, 29mila ettari e mezzo.

Parte dell’energia prodotta (800 Mw) è destinata ad alimentare una centrale per la produzione di idrogeno

Come detto, il progetto è ben più articolato di quello vastese e non solo per la dimensione. Parte dell’energia prodotta (800 Mw) è destinata ad alimentare una centrale per la produzione di idrogeno prevista nella zona industriale di Campomarino, mentre la restante parte (1000 Mw) sarà immessa nella rete elettrica nazionale tramite la centrale di trasformazione di Termoli.
Il punto di approdo dei cavi sulla costa è previsto in territorio di Termoli non lontano dal canale di bonifica del consorzio a circa 200 metri dalla foce del Biferno.

Il rendering dei modelli Vestas da 236 metri di diametro

Altra differenza con il progetto abruzzese è la presenza di alcuni aerogeneratori entro le acque territoriali. La vastissima area è suddivisa in due quadranti che ospiteranno rispettivamente 80 e 40 torri eoliche. Complessivamente, tra i due quadranti, saranno 31 gli aerogeneratori in acque territoriali, per questo è possibile supporre che i Comuni interessati avranno maggiore potere decisionale rispetto al caso che sta interessando Vasto.

Un rendering del modello scelto per il progetto della Np Francavilla

La richiesta di concessione demaniale marittima è stata avanzata il 3 ottobre scorso alla capitaneria di porto di Termoli ed è in fase di pubblicazione. Dal giorno in cui sarà pubblicato scatteranno i 30 giorni utili per presentare osservazioni.

Il tema è destinato ad alimentare il dibattito come sta accadendo a Vasto. Appaiono, in questo senso, profetici gli appelli fatti nell’ultimo consiglio comunale a una maggiore programmazione di questi impianti (il sindaco Menna è stato impegnato dalla delibera votata all’unanimità a sollecitare la Regione su tale tema nella conferenza Stato-Regioni) che – spinti dalle necessità energetiche di questo periodo – senza una seria pianificazione rischiano di spuntare senza un criterio con gli inevitabili impatti su paesaggio e ambiente.

IL PRECEDENTE – Non è la prima volta che si parla di eolico off-shore davanti alla costa molisana. Nel 2009, fu presentato un progetto che avrebbe interessato un tratto di mare tra San Salvo e Termoli. Erano previsti 54 aerogeneratori, ma la distanza dalla costa era molto più ridotta: 7 miglia. Ad autorizzare il parco fu un decreto dell’allora ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo. La proposta di tale impianto sollevò una grande mobilitazione che riuscì a bloccare il progetto.

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