Arresto per terrorismo, le indagini proseguono per ricostruire la rete di relazioni

I militari del Ros vogliono ricostruire la rete di relazioni dell’uomo che hanno fermato due sere fa a Fresagrandinaria. Il 39enne tunisino è indagato per associazione con finalità di terrorismo. Secondo gli investigatori del Raggruppamento operativo speciale, sarebbe membro di un’organizzazione terroristica di stampo islamico. Domenica sera il blitz dei militari nel piccolo comune del Medio Vastese. A sirene spiegate e indossando i passamontagna Mefisto, i carabinieri hanno prelevato il giovane dalla casa in cui vive coi familiari e lo hanno condotto nella caserma di Fresagrandinaria, dove lo hanno sottoposto a un lungo interrogatorio.

A far scattare le indagini pare siano stati alcuni post su Facebook ritenuti inneggianti allo Stato Islamico. Proprio per ricostruire la relazione di contatti sono stati sequestrati i suoi dispositivi informatici. Lunedì sera è stata perquisita la sua abitazione non lontano dalla scuola del paese. Qui vive insieme alla moglie e a due figli con i quali è arrivato l’anno scorso grazie a uno dei programmi di accoglienza del Ministero; in paese sono arrivate anche altre tre famiglie con lo stesso programma.

Le indagini proseguono per ricostruire i suoi rapporti, personali o tramite internet, con altri presunti appartenenti alla rete del terrorismo internazionale. L’inchiesta viene condotta nel massimo riserbo dalla Direzione distrettuale dell’Aquila.

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