«Mio figlio vittima di bullismo ha paura a uscire di casa»

Di cosa parliamoDue giorni fa abbiamo ricevuto segnalazioni riguardanti atti di bullismo ai danni di studenti di Vasto [LEGGI]. Oggi una mamma ci ha scritto per raccontare l’accaduto e lanciare un appello alle istituzioni. Pubblichiamo la sua testimonianza nel rispetto dell’anonimato disposto dalla normativa sulla privacy (Carta di Treviso e Codice di deontologia relativo ad attività giornalistiche) che impone giustamente di non pubblicare elementi che rendano riconoscibili i minorenni vittime di fatti di cronaca.

«Alcuni giorni fa mio figlio di 16 anni che stava con un gruppo di compagni in via dei Conti Ricci è stato avvicinato», scrive la mamma, «da coetanei che, con toni minacciosi, hanno preteso di controllare le chat del telefono, di prendere il suo scooter e con violenza, infilando le mani in tasca, hanno preso i pochi soldi che aveva. Per affermare ancora di più la loro prepotenza lo hanno spintonato, gli hanno tirato calci e pugni e addirittura gli hanno spento una cicca di sigaretta su una mano. Tutto questo, ed è uno degli aspetti che più mi fa male come mamma, davanti agli occhi di giovanissimi e non che non hanno avuto il coraggio di intervenire. Nelle ore successive a quest’esperienza mio figlio non mi ha raccontato nulla perché terrorizzato», dopo che, racconta la madre, «lo avevano minacciato di ritorsioni qualora li avesse denunciati alle forze dell’ordine».

«Da quel giorno mio figlio è sconvolto, non mangia, non studia, è apatico e soprattutto non esce più di casa. Praticamente hanno distrutto la vita di un giovane adolescente che viveva di sport, di scuola, di musica e di uscite con gli amici. Mi chiedo se sia accettabile, cosa possiamo fare noi genitori per aiutare questi ragazzi, come possiamo intervenire affinché il seme cattivo della violenza non metta radici sempre più profonde fino a diventare inestirpabili. La mia testimonianza è rivolta alla comunità cittadina, al sindaco, agli amministratori, alle forze dell’ordine, agli insegnanti e agli educatori. Ognuno intervenga nel proprio ruolo, insieme possiamo fermare questo fenomeno ed evitare che altri genitori come me piangano questa tragedia».

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Comments 2

  1. Luigia Meola says:

    Ho il cuore a pezzi leggendo questa storia😭,cara mamma,sono anch’io mamma di 5 figli e ti capisco perfettamente perché anch’io con qualche figlio ho vissuto quello che stai vivendo ora tu😭🙏.Sappi che io ti sono vicina con la preghiera per questo figlio,affinché DIO CURE LE SUE FERITE INTERNE e noi con la nostra vicinanza cureremo le ferite esterne.Questi ragazzi purtroppo non hanno più basi sane dove poter crescere ,non hanno valori insegnato già da piccolissimi e allora il mondo se li gioca a perdere tutto 😭😱… E ci riesce benissimo 😒😭… Dobbiamo aiutare questo figlio tuo,ma anche nostro, deve sapere che se ne esce da queste situazioni,se ne esce sapendo che grazie a DIO non sono tutti così e che troverà tanti amici buoni che lo accompagneranno per tutta la vita.Se vuoi scrivimi in privato,voglio venire a farti visita e parlare con questo figlio🙏🙏🙏❤️

  2. Massimo Ciccotosto says:

    Mi dispiace per i vostri figli, tantissimo ma, un consiglio : non fidatevi delle parole di nessuno in questi momenti… vi auguro di avere la forza e la possibilità di farvi giustizia PERSONALMENTE!! In Italia resta l’unico modo, purtroppo, il resto chiacchiere e distintivo…!!!

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