Continuano le schermaglie politiche intorno all’intricata vicenda del Civeta. A prendere posizione è il consigliere di maggioranza di San Salvo (del gruppo Lista popolare) Alfonso Di Toro che interviene sulle due riunioni della scorsa settimana.
Il Comune di San Salvo ha disertato l’incontro convocato dalla Regione, mentre ha partecipato (con sindaco e presidente del consiglio comunale) a quello organizzato a Villalfonsina dai sindaci ricorrenti. Sul primo dei due, infatti, la presenza del consigliere Nicola Di Ninni non sarebbe stata in rappresentanza del proprio ente (come scritto in precedenza e così come ci era stato confermato dalle altre istituzioni partecipanti), ma in qualità di collaboratore del consigliere regionale Manuele Marcovecchio.
«Ho appreso dai mezzi di informazione – scrive Di Toro – che nella giornata di venerdì 3 marzo il sindaco di San Salvo Emanuela De Nicolis e il presidente del consiglio comunale Tiziana Magnacca hanno partecipato alla riunione con i sindaci di Villalfonsina, Pollutri e Casalbordino che, insieme al comune di Monteodorisio (assente all’incontro), hanno presentato ricorso al Tar contro la trasformazione del Civeta in società di capitali. Nei mesi scorsi durante il mio intervento in consiglio comunale sulla vicenda ho auspicato di arrivare all’unità di intenti e a una soluzione condivisa da tutti per salvaguardare questo bene prezioso dell’intera comunità. Mi auguro che la presenza dei rappresentati del comune di San Salvo sia dovuta a questa motivazione e non ad un ripensamento da parte del primo cittadino sansalvese soprattutto in virtù del fatto che giovedì non ha partecipato alla riunione, convocata dalla Regione Abruzzo con i sindaci che insieme alla nostra città, hanno firmato dal notaio nel mese di dicembre la trasformazione del Civeta in srl».
«Invito pertanto il sindaco di San Salvo a farsi promotore di un azione risolutiva e collegiale con tutti gli enti consorziati nel pre-esistente Civeta affinché si salvaguardino gli interessi dei cittadini dell’intero territorio», conclude il consigliere di maggioranza.
