Il Tar accoglie il ricorso dei quattro Comuni: sospesa la trasformazione del Civeta

Il Tar di Pescara ha sospeso la trasformazione del Civeta in società di capitali. Il collegio composto dal presidente Paolo Passoni e dai consiglieri Emma Renata Ianigro e Massimiliano Balloriani, ha accolto il ricorso presentato dai Comuni di Casalbordino, Monteodorisio, Pollutri e Villalfonsina che contestavano lo Statuto redatto e la mancanza di confronto con gli altri sindaci coinvolti.

Analizzando la documentazione prodotta dai Comuni ricorrenti, «il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)» ha accolto «ai fini del riesame nei termini di cui in motivazione la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato», fissando la discussione per il prossimo 27 maggio.

Secondo il Tar, ad un accertamento della documentazione, vi sono criticità «dello Statuto della società oggetto di trasformazione nella parte in cui non prevede idonee garanzie di rappresentatività delle minoranze atte ad assicurare il controllo analogo congiunto – essendo rimesso il voto assembleare alla maggioranza delle quote – nonchè in riferimento al difetto di motivazione della relazione redatta in maniera generica priva del connotato di analiticità come descritto dall’art. 5 del d.lgs. 175/2016 e comunque dovuta in assenza di un automatismo ex lege».

La partita sulla trasformazione del consorzio Civeta è quindi di nuovo aperta con i due fronti contrapposti, Vasto, San Salvo, Cupello, Scerni e il commissario liquidatore delle comunità montane Arturo Scopino che hanno firmato la trasformazione, e i quattro – Casalbordino, Monteodorisio, Pollutri e Villalfonsina – che non hanno firmato le modifiche.


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