Il raddoppio della “Trignina” approda in Parlamento: Sigismondi e Della Porta interrogano Salvini

I senatori di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi e Costanzo Della Porta hanno presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sul raddoppio della Statale 650 “Trignina”. L’argomento, dopo essere “tornato a galla” dopo vent’anni, sembra essere caduto nuovamente nel dimenticatoio dopo l’insediamento del nuovo prefetto.

Sigismondi e Della Porta, che avevano partecipato alla riunione tenutasi a San Salvo nel novembre del 2022, vogliono «conoscere quali azioni il Ministro intenda intraprendere al fine di poter iniziare a programmare il raddoppio della strada statale 650 di Fondo Valle Trigno, nota come Trignina, e quali provvedimenti voglia assumere, nel breve periodo, per garantire la sicurezza della viabilità di questa strategica arteria stradale».

La strada che collega tre regioni è stata realizzata negli anni Ottanta e si estende per circa 78 km. «Un tratto pericoloso che ha registrato nel corso degli anni numerose vittime a causa, soprattutto, della scarsa sicurezza della strada», scrivono i due senatori che nel documento ricordano l’esito degli incontri dello scorso anno ai quali hanno preso parte, oltre all’Anas, le istituzioni di Abruzzo e Molise.

Sigismondi e Della Porta a San Salvo

«In particolare, è emerso che del raddoppio della strada, di cui si parla da circa venti anni, non esiste neanche un progetto di fattibilità economica. Va, inoltre, considerato che se originariamente la strada Trignina era stata pensata come un’arteria interessata esclusivamente dal traffico locale, da anni ha visto invece aumentare notevolmente il transito dei mezzi pesanti per il trasporto delle merci. Questi ultimi sono destinati a crescere ulteriormente grazie all’insediamento Amazon di San Salvo e alla recente classificazione dei porti di Vasto e Termoli come scali nazionali. Inoltre, la Trignina si collega alla SS 85 offrendo un valido collegamento tra le autostrade A14 e A1. Per tali motivi è auspicabile implementare il collegamento tra i porti delle regioni Campania, Abruzzo e Molise».

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