Lampioni spenti, l’opposizione attacca: «Non si risparmia mettendo a rischio la sicurezza»

«Non si “sperimenta” sulla sicurezza della città e sull’incolumità dei cittadini». I consiglieri comunali di opposizione di San Salvo Fabio Travaglini, Marika Bolognese, Emanuela Tascone, Antonio Boschetti, Nicola Argirò e Gianni Mariotti intervengono sul caso del momento: la giunta, per risparmiare in bolletta, ha deciso di posticipare di un’ora l’accensione dei lampioni causando un vespaio di polemiche a causa della città completamente al buio in pieno pomeriggio.

«L’amministrazione di centrodestra ha sottoscritto più di un anno fa una convenzione con una multinazionale francese per la gestione “chiavi in mano” e “full risk” della pubblica illuminazione per 15 anni e al costo di quasi 500mila euro l’anno. Non ci si può accodare a una decisione presa di concerto con altri sindaci, che probabilmente non hanno stipulato una simile convenzione. Questo denota come ancora una volta l’amministrazione di centrodestra addossi le responsabilità ad altri, ma anche e soprattutto una scarsa se non addirittura assente conoscenza della propria città».

«Sono numerose le segnalazioni e le preoccupazioni che ci sono state sollevate in queste ultime ore dai cittadini. Gli stessi cittadini ci hanno segnalato molte incongruenze sull’accensione, visto che nei quartieri al buio si spreca poi energia lasciando per ore le luci accese di mattina, segno di inefficienza e mancati controlli. Spegnere seppur di una sola ora San Salvo alle 17 del pomeriggio è pericoloso e deleterio per l’immagine della città, non sono queste le azioni da mettere in campo per ridurre il consumo di energia e calmierare così la spesa pubblica».

Il centro di San Salvo

«Chiediamo pertanto – concludono i consiglieri – un’analisi seria e urgente sul bilancio per capire come risparmiare senza gravare sulla vita dei cittadini, a cominciare dalla verifica del contratto di project financing. Assicuriamo alla maggioranza che se vorrà affrontare il tema energetico in modo serio e con proposte condivise faremo la nostra parte in consiglio comunale. Infine, San Salvo e il Vastese sono preda in questi ultimi giorni di continui e ripetuti furti nelle abitazioni. “Spegnere” la città vuol dire creare ancor più paura tra i cittadini e incentivare la microcriminalità».

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