Sul parco off-shore primi accenni di mobilitazione, ma il Comune non è «contrario a prescindere»

«Non siamo contrari, ma vogliamo risposte a numerosi dubbi». È questa, per ora, la posizione del Comune di Vasto riguardo il progetto di parco eolico off-shore Medio Adriatico proposto dalla società Np Francavilla Wind di Milano da 54 aerogeneratori-record da 236 metri di diametro. Il sindaco Francesco Menna ha espresso le proprie perplessità nel corso di una partecipata conferenza stampa nell’aula consiliare vastese. Presenti all’incontro non solo gli amministratori, ma anche i rappresentanti di associazioni ambientaliste e di categoria ecc.

I dettagli del progetto:

La serie di problemi individuata da Menna & Co. è presto detta: impatto visivo – «la società dice che non ci sarà, secondo i nostri tecnici, invece sì» –, eventuale impatto sull’erosione costiera e «perché è stato scelto il tratto di mare di fronte Vasto, di fronte alla riserva naturale di Punta Aderci e al Comune di riferimento della Via Verde?».
Su tutto, poi, aleggia uno spettro già evocato per altri progetti riguardanti il territorio vastese (ad esempio, la variante alla Statale 16), la «scorrettezza istituzionale». «Nessuno ci ha telefonato o comunicato in altro modo che aveva intenzione di presentare un progetto di simile portata, il progetto l’abbiamo ottenuto con difficoltà, sappiamo solo che entro il 10 dicembre siamo chiamati a presentare osservazioni». E l’invito a presentare osservazioni il sindaco lo estende a tutti i presenti: «È un accorato appello, aiutateci a presentarle, se avete criticità da evidenziare, inviatecele alla mail del Comune e le presenteremo insieme».

Come emerge dal progetto, l’area di oltre 12mila ettari per la quale è stata chiesta una concessione demaniale di 40 anni è in acque extra territoriali, il Comune di Vasto – così come gli altri costieri – molto probabilmente non sarà chiamato a esprimere pareri tecnici. L’unico che dovrebbe poter esprimere un giudizio è quello di Ortona, che avrà sulla spiaggia di Postilli il termine dei cavidotti.

Presente in aula l’ex vicesindaco Giuseppe Forte che ha sollevato dubbi sull’impatto sulla pesca. L’area sarà interdetta a navigazione e pesca e, secondo il progetto, diventerà una riserva naturale di fatto dove la fauna marina si ripopolerà. «Sorgerà un problema per le marinerie – dice Forte – Mi auguro ci sia qualcuno che si sta occupando del caso Vasto. Il silenzio della Regione su questo è inquietante».

«Gli altri sindaci della costa nutrono i miei stessi dubbi – ha concluso Menna – Non vorrei che si riapra un discorso favorevole anche alle trivellazioni». Il primo cittadino ha inviato una lettera alla società proponente affinché incontri i rappresentanti del Comune entro il 30 novembre.
Nel frattempo, l’argomento si preannuncia nuovo, vivace, terreno di confronto.

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