Barisano: «Devo salvaguardare gli alberi, ma anche l’incolumità delle persone»

«Come assessore all’Ambiente, devo salvaguardare il patrimonio arboreo della città, ma anche la sicurezza delle persone». Gabriele Barisano risponde alle critiche e alle due diffide degli ambientalisti contro l’abbattimento di 86 alberi nella Riserva naturale Marina di Vasto, dove passa la pista ciclabile Vasto-San Salvo [LEGGI].

«Forse in passato abbiamo tralasciato questo aspetto e ora ci ritroviamo con tante piante da tagliare», ammette il delegato all’Ambiente della Giunta Menna. «È da più di un anno che si parla di questa storia della Vinca, dal 30 novembre 2020. Non sono io il politico che mette in discussione la valutazione di un tecnico, ma non deve essere un cavillo a bloccare un’azione necessaria per la sicurezza di coloro che attraversano in bici o a piedi la Riserva. Anche a me piacerebbe evitare questi abbattimenti».

Gabriele Barisano

«Nel rispetto del regolamento approvato, provvederemo alla ripiantumazione tanti alberi quanti ne verranno tagliati. Probabilmente saranno varietà arboree diverse, che creino meno pericoli, ma anche su questo a decidere saranno i tecnici e non la politica. Siamo attenti al patrimonio arboreo, ma anche all’incolumità dei cittadini. Sul Sic (sito di interesse comunitario, n.d.r.) di Vasto Marina – aggiunge Barisano – abbiamo delle novità: finalmente partiremo con la Riserva, nel senso che abbiamo predisposto un bando unico di gestione di entrambe le Riserve naturali: Punta Aderci e Marina di Vasto. Su quest’ultima faremo redigere il Piano di assetto naturalistico, che attualmente manca; il dirigente del settore ambiente del municipio sta compiendo le valutazioni necessarie a scegliere il tecnico cui affidare l’incarico. Nel giro di due-tre mesi potremo assegnare la gestione di entrambe le aree protette. Il dato positivo – conclude – è che finalmente della Riserva Marina di Vasto saranno afffidate la gestione e la valorizzazione dopo il lavoro svolto in maniera volontaria negli anni scorsi da Wwf e Legambiente».

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