Chiara Palmieri, di Vasto, è ricercatrice all’Università di Brisbane, dove dirige la ricerca della School of veterinary. Scrive per Chiaro Quotidiano le sue Cartoline dall’Australia. Per raccontarci un luogo geograficamente lontano, ma idealmente vicino per migliaia di abruzzesi che dall’altra parte del mondo hanno i loro parenti, emigrati dall’Italia decenni fa o di recente per conquistare il loro futuro.
Potrebbe essere una domanda strana, ma in realtà è molto comune vedere sventolare sugli edifici pubblici o negli eventi ufficiali tre bandiere: la bandiera Australiana o Australian Blue Ensign (quella che conosciamo tutti), la bandiera degli Aborigeni Australiani e la bandiera delle Isole dello Stretto di Torres (un braccio di mare che si trova tra l’Australia e le isole della Nuova Guinea).
Ovviamente noi siamo abituati alla bandiera Australiana che vediamo, per esempio, in mano al portabandiera delle Olimpiadi, ma come non ricordare Cathy Freeman che nel 1994 vince la gara dei 200 metri e celebra la vittoria con il classico giro di campo mostrando la bandiera Aborigena e quella Australiana? Oppure le “Matildas” – nazionale di calcio femminile – che scattano una foto prima della partita con la Nuova Zelanda in occasiona dei giochi olimpici del 2021 con la bandiera Aborigena (e solo quella!)?
Il dibattito sulle bandiere e ciò che rappresentano in realtà ha radici profonde ed è molto complesso tanto che esistono alcuni movimenti che vorrebbero cambiare la bandiera nazionale Australiana, in particolare rimuovere l’Union Jack (simbolo della bandiera nazionale britannica), perché non rispecchierebbe l’indipendenza dell’Australia, continuerebbe a celebrare il colonialismo britannico e di conseguenza sarebbe un simbolo dell’oppressione delle popolazioni Aborigene.
Ma torniamo alle bandiere… quella celebre a sfondo blu contiene la bandiera britannica in un angolo, una stella a sette punte (simbolo della Federazione Australiana con i 6 stati del Commonwealth e la settima punta che rappresenta i territori Australiani) e una rappresentazione della costellazione della Croce del Sud.
La bandiera Aborigena Australiana sembrerebbe molto semplice con i sui tre colori nero, rosso e giallo, ma nasconde un significato profondo ed indica la forte connessione spirituale degli Aborigeni con la propria terra. Il nero rappresenta il popolo Aborigeno, il rosso e’ il colore della terra ma ricorda anche il colore ocra col suo significato cerimoniale nella cultura Aborigena e infine il giallo che rappresenta il sole.
E poi infine la bandiera delle isole dello Stretto di Torres con la natura simboleggiata dal colore verde associato al blu del mare, la stella bianca a cinque punte al centro della bandiera che rimanda ai cinque gruppi di isole maggiori e il dhari bianco – tradizionale copricapo cerimoniale – che simboleggia le popolazioni dello Stretto di Torres. Il bianco è il colore della pace, e la stella è il simbolo della navigazione.
Tanta ricchezza dietro tre bandiere che racchiudono così semplicemente la storia, le tradizioni, e il grande fascino di un continente che credo faccia i conti ogni giorno con la complessità culturale e le contraddizioni che lo contraddistinguono.