Progetti di utilità collettiva: a Vasto saranno impiegati 54 percettori di reddito di cittadinanza

La giunta comunale di Vasto ha approvato sette progetti di utilità collettiva – PUC – che permetteranno di avviare la “fase due” del Reddito di Cittadinanza uno strumento di contrasto alla povertà che stabilisce, per i beneficiari – nell’ambito dei Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale – lo svolgimento di progettualità in diversi ambiti, per un numero di ore compatibili con le altre attività dell’interessato e comunque non inferiori a 8 ore settimanali. La mancata partecipazione a tali progetti da parte di uno dei componenti maggiorenni del nucleo familiare comporta la decadenza del beneficio. «Si tratta di progetti che abbracciano diversi ambiti della nostra vita collettiva e che puntano a rafforzare il senso di corresponsabilizzazione dell’intera comunità», ha commentato il sindaco Francesco Menna.

«I progetti strutturati dal Comune – ha spiegato l’assessore al Welfare e all’Inclusione Sociale, Nicola Della Gatta – impiegheranno fino a 54 percettori del reddito e puntano alla piena integrazione degli stessi in diverse realtà pubbliche e presso i luoghi identitari della nostra città. Nello specifico: tre progetti ineriscono l’ambito culturale (da svolgersi presso il Polo Bibliotecario “Raffaele Mattioli”, l’Archivio Comunale di Casa Rossetti e Palazzo d’Avalos); i progetti “Il Verde in Comune” e “Manuteniamo gli spazi pubblici” si incentrano, invece, sulla tutela dei beni comuni anche in funzione ambientale; finalità sociale, poi, per il P.U.C. “Il golfo dei turismi” attivo nella prossima stagione estiva; infine il progetto “La cura siamo noi” che impiegherà 20 unità presso il centro vaccinale comunale e che vede il Comune di Vasto tra i primi d’Italia nel saldare il mondo del volontariato, vero fondamento e motore del presidio sanitario cittadino, con quanti beneficiano del reddito di cittadinanza».

Il sindaco Menna ha ricordato come « i P.U.C. rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività: per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti al Centro per l’Impiego o ai Servizi Sociali comunali; ma soprattutto per la collettività, perché i P.U.C. attivati sono stati costruiti a partire dai bisogni e dalle esigenze della nostra comunità cittadina, a supporto delle attività ordinariamente svolte dal Comune».

L’ideazione e l’approvazione dei progetti era stata al centro di una interrogazione della consigliera comunale del M5S Dina Carinci nell’ultima seduta dell’assise civica. «Avevo dato atto di un impegno che abbiamo posto tra le priorità dell’azione amministrativa e che oggi vede una svolta grazie al lavoro di tante professionalità del servizio sociale comunale – ricorda l’assessore Della Gatta – . Questa priorità si fonda su una precisa consapevolezza: sul fronte del contrasto alla povertà oggi più che mai, anche considerando l’emergenza pandemica che ancora attanaglia il nostro Paese, un sostegno alle persone in stato di povertà è un bene prezioso che va mantenuto e sempre più migliorato avendo a cuore soprattutto le condizioni dei più fragili. L’attuazione piena e complessiva di una norma così permeata sull’esigenza di trovare risposte efficaci a contesti sempre più estesi di povertà è un dovere morale a cui non possiamo, né dobbiamo, sottrarci. Il nostro obiettivo, che perseguiremo pervicacemente nei prossimi mesi, è quello che nessuno resti indietro».

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