Eolico e fotovoltaico sui terreni agricoli, Radica e Coldiretti preoccupati: «Necessarie modifiche»

«Aumentare le tutele per i terreni agricoli di pregio. A chiederlo è Angelo Radica, presidente nazionale dell’associazione Città del Vino e sindaco di Tollo, in vista del consiglio regionale (data ancora da stabilire) in cui ci sarà il voto alla legge sulle Aree idonee. Tale normativa ha lo scopo di pianificare l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici per il raggiungimento dei 2 GW entro il 2030.

Radica afferma che «una maggiore e più stringente protezione sia particolarmente importante in una regione come la nostra, dove le produzioni agricole di pregio, e il turismo ecosostenibile, sono sempre più settori strategici per lo sviluppo. Trovare un equilibrio tra l’esigenza di produrre energia pulita e la tutela del territorio è quindi particolarmente importante».

Quindi, il presidente dell’associazione Città del Vino indica le modifiche che considera necessarie: «Chiediamo di eliminare dalle aree idonee le aree agricole irrigue comprese nei perimetri di contribuzione irrigua rilevabili dai piani di classificazione dei Consorzi di Bonifica così come previsto all’art. 2, comma 1, lettera i) punto 4), e di aggiungere alle aree non idonee previste all’art. 3, comma 2) lettere a) e b) anche gli impianti eolici».

Il progetto riguardante il territorio di Furci

Poi, prosegue Radica, «nell’ambito delle aree idonee individuate all’art. 2, comma 1 lettera i, punti 2 e 3, chiediamo che siano considerate aree non idonee per l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici tutte le aree agricole che ricadono in almeno uno dei seguenti casi: aree agricole con investimenti o aiuti oggetto di contribuzione regionale, nazionale e unionale e sottoposti a vincolo di destinazione dalla normativa di riferimento prima che siano decorsi i termini previsti dagli impegni sottesi dai finanziamenti; aree agricole con colture permanenti quali: vigneti, frutteti, tartufaie e oliveti».

A esprimere preoccupazione è anche Coldiretti: «La proposta di legge non rispecchia il testo originario in cui era vietata l’installazione di pannelli ad energia solare su aree irrigue e vocate all’agricoltura. Chiediamo al consiglio regionale di prendere una posizione chiara ricordando che il fotovoltaico è una opportunità importante, ma non deve trasformarsi in minaccia per le nostre eccellenze agroalimentari – dice il direttore di Coldiretti Abruzzo Marino Pilati – auspichiamo che il consiglio accolga gli emendamenti e si ritorni al testo originario che garantisce la tutela delle aree agricole e vocate alla produzione alimentare di eccellenza».

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