Chiara Palmieri, di Vasto, è ricercatrice all’Università di Brisbane, dove dirige la ricerca della School of veterinary. Per Chiaro Quotidiano le sue Cartoline dall’Australia. Per raccontarci un luogo geograficamente lontano, ma idealmente vicino per migliaia di abruzzesi che dall’altra parte del mondo hanno i loro parenti, emigrati dall’Italia decenni fa o di recente per conquistare il loro futuro.
Qualcosa che non si può non notare quando si passeggia o si guida per Brisbane sono le centraline ai semafori… non sono le solite centraline grigie e spente, ma delle vere opere d’arte.
Il tutto fa parte di un progetto artistico promosso dalla città di Brisbane (Artforce Brisbane) che consente agli artisti locali di dipingere le loro opere originali proprio sulle centraline dei semafori in tutti i quartieri della città.
In realtà, non bisogna essere dei veri e propri artisti… possono partecipare tutti, a qualsiasi età… famiglie, artisti professionisti o alle prime armi, studenti delle scuole, bambini e anziani… basta fare domanda e presentare il proprio progetto.
Il programma è iniziato nel 1999 e ora si possono trovare oltre 1200 centraline colorate sparse per tutta la città. In media, le opere d’arte durano da 6 mesi a 6 anni – molte centraline possono essere sostituite o rimosse oppure i dipinti devono essere riverniciati perché continuamente esposti alle intemperie.
Cosa c’è dietro questa iniziativa? Artforce Brisbane fa parte di un piano molto più ampio per rendere Brisbane una città più vibrante e creativa. Le centraline diventano un mezzo creativo per esprimere messaggi sociali positivi, e allo stesso tempo, attraverso queste opere si cerca di ridurre i graffiti e gli atti vandalici, facendo sentire ogni cittadino orgoglioso dei propri spazi pubblici.