«In 13 mesi per la terza volta Lanciano resta fuori da importanti finanziamenti destinati alla messa in sicurezza del territorio (dissesto) e adeguamento sismico del patrimonio di edilizia pubblica (scuole in particolare). Di circa 4 milioni di progetti presentati dall’amministrazione comunale, nessuna scheda è stata finanziata dal ministero dell’Interno». A dirlo è il consigliere comunale di Azione, Giacinto Verna, dopo che è stata resa nota la graduatoria dei Comuni finanziati.
«Ventisei comuni della provincia di Chieti attingono ai fondi del Pnrr per risolvere problemi idrogeologici e invece il comune frentano fa cilecca – incalza Verna – Eppure da diversi anni è sotto gli occhi di tutti i cittadini il problema persistente e grave del dissesto idrogeologico nel centro urbano, e non solo. Ma evidentemente questa amministrazione comunale ha altri interessi con il Pnrr. Per l’ennesima volta rimarrà fuori una zona a rischio come via per Orsogna, nel tratto che va dalle mura storiche delle Torri Montanare in direzione Sant’Egidio, oppure la messa in sicurezza di contrada Sabbioni o addirittura il cavalcavia di Torre Marino, per il quale nel 2021 l’attuale maggioranza, all’epoca minoranza, ci rimproverò in maniera feroce di non aver ottenuto il finanziamento». Insomma l’ex assessore ai Lavori Pubblici accusa questa amministrazione per l’ennesima volta ha perso una occasione per finanziare questa importante opera nella contrada di Torre Marino.
«A questi mancati finanziamenti, inoltre, si aggiunge il fatto che per queste opere, e per la prevenzione dal dissesto in particolare, nel prossimo bilancio di previsione ci saranno 0 euro – rimarca il consigliere di opposizione – L’amministrazione “dei capaci” si dimostra ancora una volta “camomilla”, mentre gli altri Comuni, anche piccoli, del circondario, finanzieranno opere per milioni di euro. Una sconfitta frutto della scarsa attenzione dell’amministrazione per i problemi concreti della città».
L’unica speranza sembra riposta, di nuovo, nella filiera con la Regione. «Visto che fra qualche mese si voterà, arriveranno soldi a pioggia? – si chiede Verna – Mi fa piacere che l’assessore ai lavori pubblici prosegua le interlocuzioni con la Regione sul progetto di messa in sicurezza delle aree fragili della città, ma continuo a ribadire che, esistendo solo uno studio di fattibilità, i 12 milioni di euro di lavori non potranno essere finanziati. Serve subito un progetto esecutivo per il quale occorrono almeno 600mila euro».