«Grazie, super maestra Antonella: con amore hai insegnato l’importanza di dialogo e comprensione»

Nel giorno in cui la maestra Antonella Marianacci va in pensione, i genitori di un alunno della scuola primaria Luigi Martella di Vasto le dedicano questa lettera scritta col cuore.

La maestra Antonella Marianacci

Cara super maestra Antonella,
ti scriviamo questa lettera pubblica nonostante sappiamo che avresti preferito una forma privata e per questo ti chiediamo scusa ma è giusto raccontare anche le belle storie in questo mondo complesso.

Ti abbiamo conosciuto oltre vent’anni fa nell’ambito scolastico: riservata e sempre elegante, rispettosa nei confronti di tutti e attenta ai dettagli, riflessiva e timida, ma anche coraggiosa nell’affrontare tematiche a te poco congeniali, aperta al confronto e ai consigli, spinta dalla continua voglia di offrire il meglio ai tuoi studenti.
Da allora, ognuno di noi ha percorso le proprie strade lavorative ed il destino ci ha fatto rincontrare per il tuo ultimo ciclo scolastico ma con ruoli diversi.

Con la stessa grinta, eleganza, determinazione e passione dell’epoca hai preso per mano nostro figlio e lo hai accompagnato nella sua crescita rispettando i suoi tempi e modi.
Purtroppo, questo tuo ultimo ciclo non ti ha fatto sconti e ti ha messo a dura prova facendoti iniziare questo nuovo percorso con il covid.

Lo ricordiamo ancora quel primo giorno di scuola, attenti a non avvicinarsi agli altri e con le mascherine: il terrore e l’ansia dominavano tutti noi e la commozione era tantissima.
Nel rispetto dei decreti e delle restrizioni relative alla pandemia facesti di tutto per accogliere i bambini al meglio.

Alla didattica a distanza rispondevi con gli ovetti di cioccolata a Pasqua da recapitare ai tuoi bambini per non farli mai sentire soli e quando i genitori ti ringraziavano rispondevi sempre con quel tono timido dicendoci che è così che si fa e si è sempre fatto nella scuola ma noi sapevamo bene che dietro ogni tuo gesto c’era una cura infinita.
Gli esempi sono tanti e come ci hai sempre detto: “L’esempio vale più di mille parole”.

La cura è sicuramente una delle parole che ti si addice di più perché è quello che hai donato a nostro figlio e a noi genitori.
AVERE CURA delle persone, degli affetti e delle cose come i tuoi cari libri è sicuramente uno dei tuoi più grandi insegnamenti.

Sono stati cinque anni meravigliosi durante i quali hai insegnato alla nostra famiglia l’importanza del dialogo e del confronto, l’importanza della fiducia nell’altro, l’importanza di impegnarsi per diventare parte di una comunità educante.

Sei stata una maestra che ha creduto fino alla fine nella scuola nonostante le sue contraddizioni, nel dialogo e la collaborazione con le famiglie ma soprattutto sei stata una maestra che ha amato tutti i suoi alunni senza riserve come mi dicesti pochi giorni fa: “guai a chi me li tocca!”

Sei stata una maestra senza l’orologio, senza mai sbandierarlo o farlo pesare a nessuno: eri spinta dalla passione e amore nei confronti del tuo lavoro ma, anche dal tuo profondo senso del dovere.

Sei stata una maestra che sapeva essere mamma, amica e maestra esigente in base ai bisogni.

Con noi genitori sei stata una maestra rassicurante e ottima consigliera…tutti i giorni dell’anno per tutti i cinque anni.
Il rapporto di fiducia che hai instaurato con nostro figlio ha fatto sì che fossi nei suoi pensieri anche durante le sue vacanze in famiglia, tanto da riempirti il telefono di foto, perché il piacere di condividere con la sua maestra le cose nuove era troppo bello.

Ovviamente ogni fase della vita è importante e ci lascia qualcosa e tu, cara super maestra, hai lasciato in tutti noi qualcosa di te ed un genitore non può chiedere di meglio per il proprio figlio e per la famiglia.

Buona pensione Antonella, maestra e faro di tutti noi!

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