Dopo un weekend di accuse e controaccuse oggi, è stato il lunedì (5 maggio), della pace. Quella che hanno sancito U.S. Gissi e Sambuceto dopo lo “scontro” a colpi di comunicati avvenuto dopo la sfida, in campo, tra le due realtà valevole per il campionato under 17 provinciale (leggi).
Come emerso da un comunicato del Sambuceto, questa mattina nel Comune di San Giovanni Teatino, Sambuceto e U.S. Gissi hanno siglato la pace.
«Stretta di mano tra i sindaci di San Giovanni Teatino e Gissi – si legge nel comunicato – per dire NO alla violenza nello sport giovanile. Nella giornata di oggi, nelle sale del Comune di San Giovanni Teatino, si è tenuto un incontro istituzionale carico di significato: il sindaco Giorgio Di Clemente ha accolto in collegamento telefonico il sindaco di Gissi, Agostino Chieffo, ed in presenza Alfiero Vecchiotti, presidente della Sambuceto Calcio, e Michele Ianniello, presidente dell’U.S. Gissi, per una stretta di mano simbolica contro ogni forma di violenza nello sport, in particolare in quello giovanile. Il gesto è arrivato a pochi giorni dai gravi episodi di violenza verificatisi lo scorso 1° maggio a Gissi, durante la semifinale del campionato provinciale Under 17 tra le due squadre. Al termine dell’incontro sportivo, si sono verificati scontri sugli spalti che hanno coinvolto alcuni adulti presenti, con conseguenze fisiche e morali che hanno offuscato il valore sportivo della competizione».

«Il calcio, soprattutto quello giovanile, dev’essere un luogo di crescita, rispetto e confronto sano – ha dichiarato il sindaco Giorgio Di Clemente – I nostri ragazzi meritano adulti all’altezza del loro entusiasmo e della loro passione. Oggi, con questa stretta di mano, abbiamo voluto lanciare un messaggio forte e unitario: no alla violenza, sì ai valori dello sport. Il Sindaco Di Clemente ha anche espresso l’auspicio che lo stesso gesto simbolico venga ripetuto tra i giocatori in occasione della partita di ritorno, prevista nelle prossime settimane a San Giovanni Teatino, alla presenza dei due sindaci e dei presidenti delle società coinvolte. Un’iniziativa che ribadisce l’impegno delle istituzioni e del mondo sportivo locale nel promuovere una cultura del rispetto, dentro e fuori dal campo».