Variante SS16, scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni: 5 i documenti depositati

Sono scadute domenica 16 marzo i termini previsti per la presentazione delle osservazioni al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sul progetto di variante alla Statale 16. Ad oggi quelle pervenute sono cinque. A quelle del cittadino Francesco Iannotta e del Comune di San Buono [LEGGI] si sono aggiunti i documenti presentati dall’Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise (Aast), dal comitato San Michele e di Alessandro Vizzarri.

L’Aast solleva criticità riguardanti gli impatti sulla Zona Speciale di Conservazione (Zsc) “Foce Trigno-Marina di Petacciato” presi in considerazione in parte anche dal Comune di San Buono. Il commissario straordinario dell’ente, Remo Di Giandomenico, innanzitutto sottolinea che non sono stati chiesti i pareri necessari ai Comuni di Montenero di Bisaccia e di Petacciato e alla Regione Molise. Altro punto critico sarebbe quello dell’impatto del traffico sulla qualità dell’aria che oltre a non essere considerata per il tratto molisano, in area abruzzese si basa su dati di centraline di monitoraggio «che si trovano in località distanti decine e decine di km dalla zona interessata».
Infine, si conclude evidenziando che non c’è stata «nessuna valutazione rispetto a tutti i parametri evidenziati nel progetto per gli impatti derivanti dalla sua attuazione nel tratto adiacente al confine abruzzese per l’intera superficie dell’area pari a 746 ettari».

Per quanto riguarda il comitato San Michele (le cui osservazioni risultano presentate ieri 17 marzo), si riportano le argomentazioni ampiamente discusse nelle passate settimane a al centro anche di una raccolta firme: dalle interferenze con le Zone Speciali di Conservazione “Marina di Vasto” (e l’omonima riserva naturale) e “Foce Trigno-Marina di Petacciato” a un consumo di suolo ritenuto eccessivo che aggraverebbe «il fardello urbanistico e antropico» e che «non agevola ma ostacola la mobilità mantenendo il traffico sulla costa» passando per la fragilità della collina di Montevecchio riguardo alla quale si registra l’assenza di «uno studio geognostico adeguato in grado di fugare ogni dubbio che avrebbe dovuto accompagnare la progettazione Anas».

Le medesime tre contestazioni si trovano nel documento depositato da Alessandro Vizzarri l’ultimo giorno a disposizione, il 16 marzo, che, per quanto riguarda la fragilità della collina di Montevecchio, allega anche la Mappa Rischio Idrogeologico concludendo che «Se fossero stati analizzati tutti gli elementi sopracitati, sarebbe stato immediato escludere tale soluzione progettuale proposta e concentrarsi su altre alternative sostenibili dal punto di vista ambientale, idrogeologico, paesaggistico e della qualità della vita».

Ora, l’Anas potrà presentare le controdeduzioni prima di entrare nel vivo della valutazioni; non è escluso che, fuori dai termini, vengano presentate altre osservazioni (ad esempio dal Comune di Vasto).

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