L’intervento nella baia di Vignola al comitato Via, «Il Comune deve motivare la scelta progettuale»

La Regione rinvia la decisione sugli interventi che il il Comune di Vasto vuole realizzare nella baia di Vignola contro l’erosione costiera e chiede integrazioni. Ieri, il progetto finito al centro delle polemiche è stato discusso al comitato Via che dovrà esprimersi sulla valutazione ambientale.

Il comitato ha ascoltato in audizione Antonio Mercorio di Litorale Vivo, il quale ha sottolineato «l’esistenza di una delibera regionale (la n. 494/2017) che prevede alternative progettuali non considerate in questo intervento; l’intervento di ricostruzione della duna costiera costituita da ciottoli, previsto nella delibera, è da terra e non da mare». Lo stesso Mercorio ha inoltre ricordato che, sulla vicenda, è in corso il procedimento al Tar e «che in Abruzzo il materiale c’è per fare un intervento di ripascimento della costa».

La protesta dei surfisti a Vignola nel mese di febbraio

La presidente del comitato, Erika Galeotti, si è quindi espressa con un giudizio di rinvio chiedendo al Comune alcune integrazioni. I tecnici dell’ente dovranno innanzitutto «motivare adeguatamente la scelta progettuale, in riferimento a quanto stabilito nell’elaborato UF10, particolare B, categoria C1 dal Piano di Difesa della Costa (riferimento art. 10 comma 1 delle NTA del Piano), con riferimento alla Baia di Vignola, anche sulla base degli studi specifici condotti»; inoltre dovranno proporre un piano di monitoraggio post operam della linea di costa.

Il Comitato Via ha concesso quindi al Comune dieci giorni di tempo per presentare questa documentazione. Prima della scadenza di tale termine, lo stesso Comune può chiedere una sospensione dei termini per un massimo di 45 giorni.

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