Verì a confronto con i primari del “San Pio”: «Dobbiamo giocare un’unica partita, senza divisioni»

Tutti uniti cercando di azzerare ogni tipo di divisione. Invito da parte dell’assessore alla Salute della regione Abruzzo, Nicoletta Verì, recapitato ai primari dell’ospedale “San Pio”, unitamente alla direzione strategica della Asl Lanciano Vasto Chieti, incontrati martedì mattina, a Vasto. Una riunione tecnica, voluta dalla Verì per confrontarsi su punti di forza e criticità cercando le proposte per muovere importanti passi in avanti.

«Dobbiamo raggiungere un equilibrio che non è solo quello dei conti – ha precisato l’assessore – ma anche nell’allocazione delle professionalità, che a volte non sono distribuite equamente tra strutture hub e spoke e in rapporto ai volumi e tipologie di prestazioni erogate. Personalmente mi sono impegnata a non effettuare tagli al personale nell’ambito del piano di rientro chiesto dal tavolo ministeriale , il turn over sarà garantito, ma il fabbisogno va rivisto in funzione dell’attività svolta. Il senso di questo incontro, allora, è trovare tutti insieme le soluzioni più giuste per intervenire efficacemente sulle situazioni più critiche, facendo leva sulla responsabilità dei direttori di dipartimento, che devono rapportarsi all’ospedale di Vasto come cosa propria».

L’obiettivo dell’assessore alla Salute è che tutti sentano forte il senso di responsabilità verso la difesa della sanità pubblica e del “San Pio”: «Se finisce sotto attacco un ospedale il danno non è alla direzione o alla governance politica ma all’immagine del corpo professionale che ne è l’anima. Invito perciò tutti a impegnarsi in prima persona a tutela di un presidio che ha un’importanza strategica nell’offerta sanitaria della parte sud dell’Abruzzo».

Al fianco dell’assessore Verì presente anche Thomas Schael, direttore generale dell’Asl che toccato alcune tematiche calce dome i tempi di attesa e la produttività: «Abbiamo necessità di fare crescere l’attività chirurgica migliorando l’organizzazione delle sale per ottimizzare i tempi, così da poter inserire nelle liste un maggior numero di pazienti e onorare appieno la vocazione chirurgica di questo ospedale».

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Comments 1

  1. Nicola Di Nanno says:

    Il matrimonio con i fichi secchi. Che pena!

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