Chiara Palmieri, di Vasto, è ricercatrice all’Università di Brisbane, dove dirige la ricerca della School of veterinary. Per Chiaro Quotidiano le sue Cartoline dall’Australia. Per raccontarci un luogo geograficamente lontano, ma idealmente vicino per migliaia di abruzzesi che dall’altra parte del mondo hanno i loro parenti, emigrati dall’Italia decenni fa o di recente per conquistare il loro futuro.
Non c’è alcun dubbio… gli australiani amano andare in campeggio… che siano strutture attrezzate o campeggio selvaggio, non importa… in tenda o caravan e si parte!
Si stima che ogni anno circa un australiano su tre vada in campeggio e che l’industria di campeggi e caravan abbia un impatto di circa 24 miliardi di dollari sull’economia australiana.
Campeggio significa relax, connessione con la natura, ed è la massima expression della vita all’aria aperta che è parte integrante del DNA australiano.
Ce n’è per tutti i gusti… da chi ama piantare una semplice tenda, al glamping (campign con glamour) fino ai cosiddetti holiday parks (in cui ci sono anche piscine, attività per bambini…) in cui anche chi non è proprio portato per il campeggio può godere della sua atmosfera stando comodamente in cabine o piccole ville dotate di tutti i comfort necessari.
La bellezza di rallentare, di ritrovarsi attorno ad un BBQ o nelle aree comuni con perfetti sconosciuti, con cui ritrovarsi a chiacchierare così semplicemente, e di vedere i bambini riconquistare i propri spazi all’aperto nella massima libertà è davvero impagabile.
Ovviamente, come da puntate precedenti, occhio a serpenti, ragni, dingo e coccodrilli!