È un anno di primati quello che si è chiuso da poco per lo stabilimento Amazon di San Salvo. Il centro logistico di viale Germania ha fatto registrare numeri record sia nella gestione delle merci in ingresso (ricezione e stoccaggio), sia in quelle in uscita.
Com’è noto, per l’azienda-simbolo dell’e-commerce le settimane che iniziano con il Black Friday (a fine novembre) e proseguono con quelle natalizie rappresentano il principale periodo di picco dell’attività durante l’anno, tanto da ricorrere in modo consistente a lavoratori a contratto determinato (a metà ottobre l’azienda ha pubblicato un annuncio per facilitare le operazioni di “reclutamento”, LEGGI).
Durante il citato periodo, ancora in corso, lo stabilimento di San Salvo ha realizzato la migliore performance europea del gruppo per volumi in ingresso (quindi ricevuti e stoccati) in un solo giorno, il 22 dicembre: ben 829mila unità. In questo stesso periodo di picco – il secondo affrontato dal centro di distribuzione sansalvese, denonimato Psr2, inaugurato il 1° agosto 2022 – è stato toccato il numero record di 712mila volumi in uscita (cioè pacchi e pacchetti che con i tir raggiungono centri e depositi di smistamento dai quali, successivamente, partono per il cliente finale).
Come detto, durante il periodo di picco, Amazon fa ampio ricorso alle agenzie interinali per reclutare operatori di magazzino aggiuntivi, ma tali numeri non vengono resi noti dall’azienda a differenza di quello dei lavoratori a tempo indeterminato che a ottobre si attestava a poco più di 800. Durante il picco dell’anno scorso, secondo dati ufficiosi, in totale (tra “indeterminati” e “determinati”) nello stabilimento hanno lavorato circa 2mila persone. L’obiettivo che la società si è prefissata per quanto riguarda San Salvo è la quota di mille lavoratori a tempo indeterminato in tre anni.