«Il Sant’Onofrio resti casa di riposo», il caso approda in Consiglio comunale

La casa di riposo Sant’Onofrio rimanga residenza per anziani. Chiedono garanzie all’amministrazione comunale di Vasto i consiglieri comunali Maria Amato e Alessandra Notaro de La Buona Stagione, Alessandra Cappa e Giuseppe Soria di Vasto popolare e liberale. I quattro esponenti di opposizione hanno presentato un’interpellanza al sindaco, Francesco Menna, e all’assessore alle Politiche sociali, Nicola Della Gatta, «perché si facciano parte attiva con l’Asp 1 (Azienda pubblica di servizi alla persona, n.d.r.) per chiarire chi sono “le persone bisognose”, per dare garanzie che Sant’Onofrio resti residenza per anziani anche attraverso un nuovo bando corretto e senza dubbie interpretazioni, anche riguardo il modello organizzativo richiesto».

Vasto: l’istituto Sant’Onofrio

La struttura, costruita nel Quattrocento con la funzione di convento, è divenuta nell’Ottocento Ospizio provinciale di mendicità, funzione che è rimasta tale fino al 2018, anno della chiusura per una parziale ristrutturazione interna finalizzata a eliminare le barriere architettoniche e a mettere a norma i percorsi antincendio. Chi ne acquisirà la gestione dovrà anche completare gli interventi.

Nel testo del bando «non si chiarisce – scrivono i quattro consiglieri – che le persone bisognose siano anziani o altra categoria, con conseguente mancanza di indirizzo sui requisiti quantitativi e qualitativi del personale, che come è noto a seconda degli ospiti deve rispondere a requisiti differenti». Di qui i quesiti rivolti a sindaco e assessore.

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