Professore vastese tra i migliori de “La Sapienza” e della classifica internazionale

C’è un professore universitario vastese ai vertici della ricerca italiana e internazionale. È Idiano D’Adamo, 40enne docente di ingegneria gestionale all’Università La Sapienza di Roma. Per lui una doppia soddisfazione professionale, che premia il percorso di studi e ricerca: 12° nella graduatoria dei docenti dell’ateneo capitolino e nei primi 20mila della speciale classifica che riguarda 100mila cattedratici di tutto il mondo e viene stilata annualmente attraverso il metodo scientifico elaborato dalla Stanford University. In cima c’è il premio Nobel Giorgio Parisi e questo basta a comprendere il livello qualitativo dei ricercatori valutati.

Idiano D’Adamo

Gli studi

Il percorso universitario di Idiano D’Adamo è cominciato con la laurea alla Facoltà di ingegneria dell’Aquila dove, dopo i confetti rossi, ha proseguito gli studi collaborando alla cattedra di ingegneria gestionale, la materia in cui, a marzo 2020, ha vinto il concorso da professore associato alla Sapienza. Oggi è titolare di quattro corsi e assiste personalmente i tesisti alle prese con le ultime fatiche prima dell’agognata laurea.

Opportunità per il Vastese

Dodicesimo nella graduatoria dell’ateneo della capitale, è anche primo tra i giovani docenti e responsabile del Progetto Peace (Protecting the environment: advances in circolar economy, finanziato col bando ministeriale Prin 2022). Con parole semplici spiega le finalità del progetto: «Si salvaguarda l’ambiente non solo attaverso la protezione ambientale, ma anche cogliendo le opportunità economiche», dice a Chiaro Quotidiano. Occasioni in questo senso ce ne sarebbero anche per il Vastese: «Si potrebbero sviluppare delle start-up dell’economia circolare. Mi riferisco a industrie specializzate nel riciclo di componenti e materie critiche dell’automotive, vista la presenza, ad esempio, di Stellantis in Val di Sangro e della futura gigafactory di Termoli. L’importante è saper cogliere le opportunità. C’è bisogno di professionisti del territorio, ma anche di specialisti europei, per non fare solo turismo, ma anche industria circolare ampliando le vedute e le opportunità».

Abruzzo sostenibile

Lo sviluppo sostenibile è il grande tema cui dedica i suoi studi, con un occhio all’Abruzzo, come dimostra l’articolo che ha scritto di recente per Formiche.net, il progetto editoriale nazionale nato nel 2004 per approfondire temi di politica, economia, ambiente e cultura. Dai dati relativi al 2021, elaborati dall’Asvis (Alleanza per lo sviluppo sostenibile, fondata dall’ex ministro Enrico Giovannini), emerge che l’Abruzzo, in tema di sviluppo sostenibile, ha compiuto passi in avanti avvcinandosi alle regioni del Centro Italia: «Gli elementi positivi – spiega D’Adamo – riguardano le aree terrestri protette, il sistema dell’istruzione, i livelli di Pm10 (le polveri sottili, n.d.r.). Le criticità, invece, sono rappresentate dall’esiguità dei fondi per la ricerca e lo sviluppo: è come se, dopo l’istruzione, la catena si interrompesse. Altri aspetti negativi sono l’eccessivo consumo di suolo, le carenze nella distribuzione dell’acqua potabile e nel trasporto pubblico».

Rimane legato alle sue origini: «Quando non ho lezione all’università, torno a Vasto». Il legame col mare della sua Vasto Marina è troppo forte per distaccarsene a lungo.

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