Abruzzo meta di italiani (soprattutto dal Lazio): dall’estero solo l’8,4% dei turisti

Amata più dagli italiani che dagli stranieri. È la fotografia del turismo nella nostra regione restituita dal rapporto Abruzzo in cifre 2022. Il documento è redatto alla fine di ogni anno dalla Regione che, elaborando i dati Istat, offre uno sguardo su vari ambiti (popolazione, lavoro, sanità ecc.).

I numeri sono riferiti all’anno 2021. Analizzando il capitolo dedicato al Turismo, il primo dato che salta all’occhio è il netto divario – rispetto ad altre regioni, non solo le più blasonate – degli arrivi in Abruzzo tra italiani e stranieri. Nel corso del 2021 ci sono stati 1.330.887 arrivi, di cui 1.218.156 dall’Italia (ben il 91,5%) e solo 112.731 dall’estero (8,47%). Un dato ben al di sotto rispetto a quello nazionale: nello stesso anno sono stati 51.767.750 (65,8%) gli italiani che hanno viaggiato all’interno dei confini nostrani, 26.903.217 (34,1%) quelli stranieri. Quest’ultimo dato riferito all’Italia però risente ancora degli effetti della pandemia. Nel periodo 2012-2019 il numero di turisti interni e stranieri si sono divisi la torta a metà, mentre in Abruzzo il divario, negli stessi anni, è stato pressoché identico al 2021.

I grandi eventi (sportivi e non) hanno dimostrato di riuscire a portare in Abruzzo turisti stranieri

META AMATA DA LAZIALI E LOMBARDI – Andando quindi a vedere le provenienze dalle altre regioni, ci confermiamo – molto probabilmente per ragioni di vicinanza – come meta prediletta soprattutto dai laziali: 292.093. Seguono, distanziati, poi, i turisti residenti in Lombardia (189.693) e gli stessi abruzzesi (129.450). Al quarto e quinto posto altre due regioni di provenienza meridionali: Campania (117.504) e Puglia (90.583). Quelli meno abituati a scegliere l’Abruzzo per le proprie vacanze sono i lucani (9.681), i sardi (3.378) e i valdostani (1.193).

I dati completi sono visualizzabili nel seguente grafico interattivo:

SOPRATTUTTO TEDESCHI – Sono i tedeschi i turisti stranieri che più di tutti scelgono l’Abruzzo. Un dato che storicamente non sorprende e che – come per altre nazioni – risente positivamente dei tanti emigrati e delle seconde e terze generazioni che tornano nei luoghi d’origine. Nel 2021 sono stati 28.426, il doppio di quelli provenienti dalla Svizzera, nazione seconda in classifica con 14.641 arrivi; dietro ci sono Francia (9.047) e Belgio (7.551). Per trovare la prima nazione extraeuropea bisogna scendere all’undicesimo posto: nel 2021 sono arrivati in Abruzzo 3.688 statunitensi. L’altra extraeuropea è il Canada con 656 arrivi; i dati riguardanti le altre nazioni esterne al vecchio continente sono stati probabilmente giudicati irrisori.

I dati completi sono visualizzabili nel seguente grafico interattivo:

I tre giorni del Giro d’Italia sulla Costa dei Trabocchi non solo sono stati in grado di attrarre un gran numero di appassionati (non solo italiani), ma soprattutto hanno mostrato in diretta mondiale le potenzialità della regione verde d’Europa e della Via Verde pur incompleta. Vedremo se in questa stagione turistica la citata vetrina contribuirà a una maggiore connotazione internazionale riducendo il divario.

AUMENTA LA RICETTIVITÀ, MA DIMINUISCONO GLI ALBERGHI – Infine un altro aspetto di cui ci eravamo già occupati esaminando i dati delle singole destinazioni, la ricettività (LEGGI). Qui i numeri evidenziano soprattutto un aspetto: la crescita delle attività ricettive nel complesso e dei posti letto e la diminuzione degli alberghi (e di riflesso dei posti letto alberghieri). Gli hotel erano 834 nel 2011, 776 nel 2021; le strutture ricettive nel complesso sono passate da 2.373 a 3.383.
Un trend che indica come i posti letto destinati ai turisti siano aumentati in dieci anni (2011-2021), ma in forme diverse da quelle tradizionali dell’albergo (B&B, camping ecc.).

In linea anche il dato dei posti letto: a fronte di un aumento complessivo (da 111.552 a 116.929), diminuiscono, come detto, quelli negli alberghi (da 51.784 a 50.311).

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