Ricettività turistica: Vasto quinta in Abruzzo per posti letto, San Salvo ne ha un decimo

Strutture attrezzate concentrate sulla costa, con Vasto dietro solo alle località della provincia teramana. Lo spaccato restituito dai dati sulla ricettività turistica abruzzese evidenzia una realtà a due marce con il mare che, come prevedibile, stacca nettamente l’entroterra salvo un paio di eccezioni (come ben visibile nella mappa interattiva in basso).

LA TIPOLOGIA DI DATI – I dati sono quelli raccolti annualmente dall’Istat in conformità con il regolamento UE n. 692/2011, che regola le statistiche europee sul turismo: il modello di rilevazione viene compilato annualmente dalle Province o dalle Regioni (a seconda delle normative regionali) che provvedono a inviarlo all’Istat. In questo caso è presa in esame l’annualità 2021, la più recenti disponibile, poi elaborata da Openpolis Abruzzo (l’articolo).
I numeri riguardano le seguenti tipologie di struttura ricettiva: esercizi alberghieri e residenze turistico-alberghiere; esercizi extralberghieri (campeggi, villaggi turistici, forme miste dei campeggi e villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro-turistici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, altri esercizi ricettivi, bed and breakfast e gli altri alloggi privati).

Il golfo di Vasto

LA COSTA – Come detto, spicca la provincia di Teramo con ben 7 località balneari nei primi 10 posti; la top ten è completata da una località a testa delle altre tre province, tra le quali solo L’Aquila, decima, non si trova sulla costa.
Al primo posto c’è Roseto degli Abruzzi, con 10.163 posti letto in 103 strutture, seguita da Tortoreto (8.144/74), Giulianova (7.200/63), Martinsicuro (6.761/61), Vasto (6.523/138), Alba Adriatica (5.522/93), Silvi (4.931/70), Montesilvano (4.671/90), Pineto (4.392/71) e L’Aquila (2.862/177).

Dopo quella teramana, la costa teatina, soprattutto a sud, rappresenta il secondo polo più attrezzato ad accogliere i flussi di turismo in Abruzzo. Dopo il capoluogo di regione, infatti ci sono Ortona (che ha lo stesso numero di posti letto dell’Aquila, ma concentrati in meno strutture, 64) e Casalbordino (2.792/25) che superano Pescara che conta 2.737 posti letto in 147 strutture; poco sotto c’è Torino di Sangro con 2.707 posti in 23 strutture.
Scorrendo la graduatoria si trovano le prime località montane guidate da Roccaraso (2.321/52) e Pescasseroli (2.175/53).

SAN SALVO - Spostandoci nel Vastese, troviamo, nettamente distanziata dalle altre località già citate, San Salvo: 606 posti letto in 30 strutture ricettive. Un dato ben lontano da quello di località dalla dimensione simile (Roseto e Giulianova) o inferiore (Tortoreto, Martinsicuro, ma anche le piccole e più vicine Casalbordino e Torino di Sangro), ma paragonabile a Lanciano (che però non può contare sul sicuro valore attrattivo della costa).
Qui inoltre non c’è l’omogeneità tra territori limitrofi come accade in gran parte della costa regionale; basti pensare che la ricettività sansalvese (numero di posti letto) è un decimo della confinante Vasto.
Tale differenza potrebbe spiegarsi con una serie di fattori: la forte vocazione e connotazione industriale che oggi rendono il territorio sansalvese uno dei poli produttivi più importanti d’Abruzzo, il noto numero ridotto di alberghi e la scarsa estensione territoriale rispetto ad alcuni dei comuni menzionati. Su questo punto non si possono però non citare le ampie aree pubbliche e private (la famosa Particella 18 in cerca di acquirenti da oltre 10 anni ne è un simbolo) nel cuore della marina, inutilizzate, senza alcuna destinazione turistica.

I dati dell’offerta turistica in regione (sullo smartphone cliccare sul file)

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