Pulizia dell’alveo del Buonanotte, lavori al palo: «A breve avremo tutte le autorizzazioni»

Per la pulizia del torrente Buonanotte mancherebbero gli ultimi pareri, poi si potrà procedere ad appaltare i lavori. All’interno del corso d’acqua che separa i territori di Vasto e San Salvo è presente, da oltre un anno, una fittissima vegetazione.
Il ricordo del marzo del 2015 – quando il torrente esondò allagando un’ampia zona di San Salvo Marina e i camping di Vasto – è ancora vivo e oggi c’è il timore che episodi simili possano ripetersi a causa del letto “invaso” dalla vegetazione.

L’anno scorso il vicesindaco Eugenio Spadano espresse la propria preoccupazione a riguardo. Nel mese di ottobre la Regione stanziò 100mila euro a favore del Comune per la “Riapertura sezioni di deflusso e pulizia alveo”, ma ad oggi i lavori non sono iniziati. Lo stesso Spadano spiega a Chiaro Quotidiano che il Comune «sta procedendo con la richiesta dei vari pareri. Siamo quasi alla fine, quindi credo che tra non molto, tra uno o due mesi saremo in grado di appaltare i 100mila euro di interventi».

Sull’opportunità di eliminare la vegetazione dall’alveo del torrente avevamo ascoltato anche Augusto De Sanctis della Stazione Ornitologica Abruzzese che da anni si occupa di ambiente e di progetti di salvaguardia del territorio. Almeno nel tratto finale il Buonanotte è canalizzato, circostanza che può facilitare straripamenti in caso di eventi meteo estremi e quella della pulizia dell’alveo è vista da De Sanctis come una soluzione tampone non risolutiva: «La presenza di vegetazione causa un piccolo innalzamento della quota del letto del fiume, ma dipende dal tipo di piante. Le canne hanno un’alta flessibilità. Continuare a fare questi interventi è come nascondere la polvere sotto al tappeto. Se gli argini sono stati ristretti, la prima cosa da fare è allargare la sezione dell’alveo» (LEGGI).

Gli ultimi interventi nell’alveo del torrente risalgono al 2017 (quando poi si arrivò al sequestro dell’area da parte della Forestale dove furono depositati i fanghi). Per la sua messa in sicurezza ci sarebbero altri 250mila euro sempre stanziati dalla Regione. Durante il consiglio comunale sul piano triennale delle opere pubbliche, il consigliere di opposizione Nichi Argirò (Azione Politica) in un passaggio del proprio intervento ha citato la revoca di questi ultimi fondi. Per il vicesindaco non corrisponderebbe a verità: «La Regione – dice – ha stanziato altri 250mila euro ma non ce li ha ancora assegnati, potrebbe assegnarli a noi o a favore di qualche altro ente competente in materia. Quindi, complessivamente per il torrente ci sono 350mila euro, di cui 100mila già a disposizione del Comune».

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