Cento milioni di euro per nuovi cantieri e manutenzione, un eventuale raddoppio nel tratto tra San Salvo e Trivento. Sono questi i punti discussi oggi a Roma al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza di Matteo Salvini e dei tecnici dell’Anas, proprietaria della strada.
All’incontro ha partecipato una numerosa delegazione di sindaci e amministratori del Vastese e dei comuni del Molise affacciati sulla fondovalle Trigno, la consigliera regionale Sabrina Bocchino e il consigliere provinciale e vicesindaco di Lentella Carlo Moro.
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Di nuovo c’è un piccolo passo in avanti, almeno nelle buone intenzioni, per uscire da quell’anno zero citato più volte dal senatore Etelwardo Sigismondi. L’Anas si è detta disponibile a valutare, insieme allo stesso Ministero, l’inserimento del raddoppio del tratto San Salvo-Trivento all’interno della prossima programmazione che sarà ufficializzata entro la primavera. Questo è il primissimo passaggio necessario per iniziare a discutere seriamente del progetto. Ci saranno da valutare costi e benefici del raddoppio di questi 40 chilometri circa; difficile pensare a un raddoppio del tratto più interno caratterizzato da ponti e gallerie.
L’Anas ha poi ribadito che ha programmato 100 milioni di euro per la messa in sicurezza, di cui 21 per nuovi cantieri e oltre 30 per manutenzioni.
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Tra i presenti anche il vicesindaco di San Salvo Eugenio Spadano che commenta così: «Sono soddisfatto di questo incontro arrivato dopo quelli locali. Per fare un passo avanti bisognava arrivare al ministero delle Infrastrutture, è avvenuto oggi per cui credo che sia un elemento di concretezza di quello che ci siamo detti fino a qualche tempo fa».
Più scettico Moro: «Si tratta di tempi molto lunghi e temo che non ne vedremo mai la luce. Ora servono almeno manutenzione e messa in sicurezza. Purtroppo non saranno allargate le corsie in corrispondenza degli svincoli né installate le barriere contro la fauna selvatica. Ho fatto presente che l’illuminazione installata negli svincoli è spenta, l’Anas ha risposto che verificherà».
Dal Vastese, oltre ai già citati Bocchino, Spadano e Moro, erano presenti i seguenti sindaci e amministratori: Giovanni Giammichele (Dogliola), Ernano Marcovecchio (Tufillo), Walter Di Laudo (Celenza sul Trigno), Giuseppe Masciulli (Palmoli), Luciano Piluso (Schiavi d’Abruzzo).
Insomma, la speranza è l’ultima a morire, ma in attesa della futura programmazione Anas, il sentore è che il raddoppio della Statale 650 – interessata da un notevole incremento di traffico di mezzi pesanti data la centralità nel raccordo Tirreno-Adriatico – resterà ancora a lungo nel dibattito politico.
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