Centovenitré mila moto con 8 modelli prodotti. Sono questi i numeri della crescita dello stabilimento Honda Italia di Atessa. Crescita rimarcata anche durante l’incontro che si è tenuto oggi proprio nello stabilimento tra i vertici aziendali, le Rsu e le OOSS territoriali.
Diversi i punti toccati, primo tra tutti lo stato di salute dell’azienda. Nel 2012 la produzione era scesa a 59mila, e guardare quei dati non può che balzare all’occhio il salto in avanti che fa ben sperare per il futuro considerando anche la situazione che stiamo vivendo a seguito della mancanza di semiconduttori provenienti dai paesi asiatici che sta causando continui rallentamenti e dall’aumento di trasporto ed energia e dall’incertezza della transazione dai motori endotermici al green in atto. «L’azienda – fanno sapere le rappresentanze sindacali Fim-Cisl -, per far fronte all’aumento produttivo, insieme alle parti sociali valuterà strumenti per rispondere alle esigenze del mercato e a quelle dei lavoratori».

L’altro tema affrontato è stato il premio di risultato che in fase di stesura non aveva considerato un numero così elevato di moto da produrre, quindi nelle prossime settimane sarà riparametrato in positivo insieme alle rsu di stabilimento.
«Dal nostro punto di vista – afferma il sindacato – non possiamo che essere soddisfatti per le notizie comunicate dalla direzione. Finalmente, dopo decenni di sacrifici da parte dei lavoratori della Honda Italia, lo stabilimento di Atessa torna a ricoprire un ruolo centrale non solo in Italia ma nel continente, il nostro obiettivo principale come Fim-Cisl – chiude la nota – sarà sempre dare risposte occupazionali e salariali ai lavoratori».