Case popolari di Punta Penna, grido d’allarme dei residenti: chiesto l’intervento del 115

L’ennesimo grido d’allarme sulle condizioni delle case popolari di Punta Penna arriva dal numero civico 11. Otto appartamenti in totale, quattro di proprietà di altrettante famiglie. Gli altri quattro appartamenti, chiusi e murati, sono dell’Ater Lanciano-Vasto, l’ente che gestisce l’edilizia residenziale pubblica e ha la maggioranza delle quote condominiali.

Nel 2007, per la ristrutturazione, i quattro proprietari di casa hanno pagato la loro quota da decine di migliaia di euro, ma i problemi restano. Lo si vede da come, a distanza di 15 anni, sono ridotti gli appartamenti: infiltrazioni d’acqua d’inverno, muffa d’estate. I calcinacci si staccano dai balconi e i mattoni forati rimangono esposti alle intemperie. Qui, sul promontorio di Punta Penna, affacciato sul porto di Vasto, nei mesi freddi le raffiche di vento sono fortissime e la pioggia batte sulle pareti esposte a nord, sgretolandone il rivestimento.  

La neve dei giorni scorsi ha aggravato la situazione: cornicioni impregnati d’acqua hanno ceduto lasciando scoperta l’armatura in ferro. Dalle grondaie bucate l’acqua cade sulle finestre, tutt’altro che ermetiche, e allaga i pavimenti.
Proprio in corrispondenza del portone d’ingresso dell’edificio, un pezzo di cornicione rimane in bilico, attaccato a un tondino di ferro scoperto.

Un residente ci mostra il locale dei contatori, al piano terra: batte il piede su un avvallamento del pavimento. Il timore è che sotto si sia creato il vuoto, lo si avverte dal rumore.
Gli abitanti, sempre più preoccupati, hanno segnalato il problema a Stefano Moretti, consigliere comunale di Monteodorisio, che ha chiamato il 115 per chiedere ai vigili del fuoco eseguire controlli.

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