Gonfalone e stemma civico: Lanciano rinnova i suoi simboli nel rispetto della storia

Uno sfondo diviso in parti uguali con i colori giallo e blu, la scritta donata “Città di Lanciano” in alto ed uno scudo sannitico blu con la lancia scagliata verso il sole e due gigli angioini alle estremità: finalmente il capoluogo frentano ritrova dopo anni, e grazie alle ricerche storiche di Domenico Maria Del Bello e Massimiliano Carabba Tettamanti, il suo emblema originale che da oggi campeggia sul nuovo gonfalone. La simbolica consegna è avvenuta questa mattina, venerdì 20 gennaio, dopo la Santa Messa officiata nella chiesa di San Nicola di Bari da monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo della diocesi di Lanciano – Ortona in occasione della festa di San Sebastiano, patrono della Polizia. Una ricorrenza non casuale, perchè proprio grazie al senso civico ed al contributo economico della Polizia Locale che è stato possibile realizzare il nuovo vessillo.

Lo stemma cittadino vede alcuni sostanziali ma importanti cambiamenti tra cui la freccia che torna ad essere lancia, la scomparsa delle tre vette innevate in basso e della fascia trasversale con le tre stelle: tutte aggiunte e modifiche queste arrivate nel corso dei secoli e ora scomparse poichè non fedeli alla storia del vessillo. L’iter per rinnovare questi simboli era partito già nel 2011 con l’allora amministrazione Paolini che aveva attivato l’Ufficio Onorificenze e Araldica del Consiglio dei Ministri  per ottenere l’emissione del decreto di concessione dello stemma e del relativo gonfalone, decreto arrivato l’anno dopo il 7 marzo 2012 insieme alla concessione degli emblemi araldici del Comune di Lanciano, con allegate le miniature realizzate dall’araldico Marco Foppoli.

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Alla cerimonia oltre ad una delegazione della Polizia Locale guidata dal capitano Di Renzo (che ha accompagnato personalmente il gonfalone in chiesa) erano presenti i confratelli della Confraternita di San Rocco, le associazioni d’Arma e Combattentistiche, il sindaco Filippo Paolini, il consigliere comunale e provinciale Davide Caporale e gli assessori Graziella Di Campli, Danilo Ranieri e Armando Palmieri. Significativa è stata, tra i banchi della chiesa, la presenza del Colonnello Geniola, che trentotto anni con il suo paracadute atterrò in piazza Plebiscito per consegnare il vecchio gonfalone utilizzato fino ad oggi per tutti gli impegni istituzionali.

Nel suo breve ma sentito intervento, il primo cittadino frentano ha voluto ricordare i valori e la storia di questo simbolo, dal sacrificio dei giovani Eroi Ottobrini che, nel 1952, settant’anni fa esatti, valsero alla città la Medaglia d’Oro al Valor Militare (consegnata per l’occasione dallo stesso presidente della Repubblica Luigi Einuadi) arrivando a tutti i membri dei corpi della Polizia Locale che ogni giorno rischiano la propria vita in difesa dei valori di libertà e legalità.

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