Eolico in Alto Vastese, Edison propone repowering a Montazzoli: da 16 a 8 torri (ma più grandi)

Non solo eolico in mare. Torna d’attualità uno dei primi impianti a sfruttare l’energia del vento in Abruzzo, quello di Montazzoli realizzato nei primi anni 2000 dalla Edison Rinnovabili. Le torri dell’Alto Vastese (distribuite anche tra Castiglione Messer Marino, Fraine, Roccaspinalveti, Roio del Sangro e Monteferrante) rappresentano il primo importante parco eolico costruito in regione (considerato ancora oggi dalla società il più produttivo) e, oggi, di conseguenza, anche quello più datato. Dal 2016, la nota società milanese ha avviato un programma di repowering: riduzione del numero degli areogeneratori grazie alla sostituzione con modelli più grandi e performanti.

Uno scorcio del parco eolico dell’Alto Vastese

Nel caso di Montazzoli, al centro del progetto presentato il 21 novembre al ministero della Transizione ecologica (e che dovrà passare anche dal comitato Via della Regione) c’è il parco costruito tra il 1999 e il 2004. Il repowering proposto prevede lo smantellamento di 16 aerogeneratori da 600 kW ciascuno (per un totale di 9.6 MW) e l’installazione sugli stessi crinali (precisamente nelle località “Monte Fischietto”, “Colle Lettiga” e “Monte di Mezzo”) di 8 nuovi impianti dalla potenza di 4,20 MW cadauno (per una potenza complessiva pari a 33.6 MW). L’operazione, quindi, se passerà l’iter autorizzativo, dimezzerà il numero delle torri, da 16 a 8, incrementando la potenza di 24 MW (da 9.6 a 33.6). Per completare il progetto sarà necessario modificare le connessioni con le stazioni elettriche di Monteferrante e quella con la rete nazionale.

Un bade lifter, macchinario usato per il montaggio delle pale

Come detto, l’incremento della potenza sarà possibile grazie a modelli più grandi. Gli attuali aerogeneratori hanno un diametro di 44 metri e un’altezza del mozzo da terra pari di 68 metri; l’altezza massima raggiungibile (quando la pala è in linea con la torre) è di 90 metri.
I nuovi modelli sono i Vestas V-136 4.2 MW: diametro di 136 metri, altezza torre 82 metri per un’altezza massima di 150 metri. Misure, queste, che, seppur appaiono ben poca cosa nei confronti dei rotori-record da 236 metri proposti al largo di Vasto, necessitano dell’adeguamento della viabilità per il trasporto e delle piazzole esistenti. Uno degli aspetti principali dell’intervento da valutare sarà quello dell’impatto visivo: il numero delle pale sarà dimezzato, ma le nuove saranno sicuramente più visibili (al di là della convivenza forzata ultraventennale della popolazione con i numerosi impianti presenti in zona) con un incremento di altezza di 60 metri.

Il processo di sostituzione degli impianti va avanti dal 2016. Ad oggi ha comportato la riduzione da 106 aerogeneratori a 29 più grandi tra Castiglione Messer Marino, Schiavi d’Abruzzo e Roccaspinalveti con un incremento della potenza da 65,04 MW a 95,7 MW; attualmente, tra i comuni citati ci sono complessivamente 111 aerogeneratori della Edison.
Nel progetto presentato, infine, si legge che gli attuali impianti, se non sostituiti, garantirebbero la produzione di energia ancora per circa 10 anni prima di essere smantellati.

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