Ferazzoli saluta la Vastese: «Ci ho provato ma non è andata come speravo»

«Tre mesi di esperienza in biancorosso, purtroppo non sono arrivati i risultati sperati e c’era bisogno di una scossa. Sul piano personale ho avuto il piacere di conoscere una persona perbene, squisita e che ha dimostrato, anche in queste ultime ore complicate, di voler davvero bene alla nostra società, al nostro club, alla Vastese». Il presidente Franco Bolami, attraverso la pagina Facebook della Vastese Calcio, ha salutato mister Giuseppe Ferazzoli. Di comune accordo, dirigenti e allenatore, hanno deciso di interrompere il rapporto che li legava in considerazione del bilancio non soddisfacente sul piano tecnico registrato nelle prime otto partite di campionato. «Il calcio è anche questo – dice ancora Bolami – Auguro al mister le migliori fortune, professionali e personali. Sono il primo ad essere dispiaciuto per questa situazione, ma ribadisco la grande stima per una persona che ci ha dimostrato, oltre alla professionalità, qualità umane non indifferenti». Dal 21 luglio fino a questa mattina: esperienza durata 95 giorni.

Non sono mancate le parole dell’ormai ex tecnico biancorosso Giuseppe Ferazzoli: «Ringrazio il presidente, la società tutta, il direttore sportivo, la città per la bella opportunità che mi è stata offerta questa estate. In Bolami in particolare ho conosciuto una persona che è prima di ogni altra cosa un grande tifoso, in evidente sofferenza per i risultati della squadra. Mi dispiace di non essere riuscito a dare un’impronta e di non essere usciti fuori da una situazione oggettivamente difficile, per tante ragioni. Non voglio cercare attenuanti, ci ho messo il massimo impegno, ma i risultati pesano e soprattutto la sconfitta con il Fano, nella prima all’Aragona seppur a porte chiuse, e quella con il Matese sono state determinanti. Auguro con tutto il cuore alla Vastese di riprendersi. Approfitto di questo spazio per salutare tutti i tifosi, ci abbiamo provato, ma non siamo riusciti a dare le giuste soddisfazioni. E sono il primo a riconoscerlo».

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