«Chi continua a parlare di primarie lo fa per seminare zizzania»

«Addebitare la sconfitta alle mancate primarie è un pretesto». Non tarda la replica a Cambiamo San Salvo che nei giorni scorsi ha analizzato la sconfitta del centrosinistra. A rispondere è Valfrido Adorante, componente del coordinamento provinciale di Sinistra italiana e candidato in Sinistra Civica Ecologista. In una lunga nota ripercorre le tappe del mancato accordo e addebita la sconfitta al disimpegno o al voto per il centrodestra da parte di componenti della coalizione a sostegno di Mariotti di cui 83 schede bianche e 184 nulle rappresentano una prova.

Valfrido Adorante

«Sinistra Italiana, insieme ad Articolo 1 e ad altri partiti, associazioni e movimenti civici di San Salvo, ha condiviso fin dall’inizio, un progetto che aveva come scopo unico, quello di rimettere insieme tutte le forze che si riconoscevano nel campo del centrosinistra in modo da ricreare una coalizione alternativa alla destra che governa da dieci anni la nostra città. Tutti, e ripeto tutti si sono adoperati e sono andati alla ricerca di ricostruire e riunire un nuovo centrosinistra, tranne chi, nonostante anche un corteggiamento estenuante, ci ha sempre rifiutato e snobbato, se non partecipando in un’unica occasione e tra l’altro palesandosi come da contrasto a questo nuovo progetto. Con il passare del tempo e con tempistiche diverse, altri vecchi personaggi sono usciti volontariamente dalla coalizione, ma non per divergenze politiche o per pareri diversi sul nuovo programma, ma solo per ambizioni e interessi prettamente personali».

la richiesta di effettuare le primarie era un capriccio e un espediente e futile pretesto per provare a rompere un progetto di unità che con tanta fatica si era portato avanti

«È del tutto evidente che dopo vani tentativi effettuati per convincerli a tornare dentro il progetto di costruzione del nuovo centrosinistra, abbiamo continuato nella sua costruzione definendo, a partire dalla scelta del candidato sindaco, Fabio Travaglini, i vari temi politici; lo abbiamo fatto attraverso incontri aperti a tutti registrando una massiccia partecipazione di liberi cittadini. Questi temi politici sono divenuti la colonna portante del programma presentato alla città. È del tutto evidente anche il fatto che dopo mesi di lavoro e in mancanza di un percorso politico e programmatico unitario e condiviso e soprattutto dopo l’ufficializzazione e la presentazione del candidato sindaco alla città, la richiesta di effettuare le primarie era un capriccio e un espediente e futile pretesto per provare a rompere un progetto di unità che con tanta fatica si era portato avanti». 

«Chi oggi sostiene che l’errore politico, per il risultato negativo del centrosinistra alle recenti elezioni, è stato il non aver fatto le primarie, continua a disinformare e seminare zizzania nella ricerca di un banale pretesto per allontanare i propri ed evidenti errori e responsabilità. Disinformare i cittadini, seminare zizzania è sostenere che “si è voluto sostituirli con pezzi del centrodestra”, è un falso che resterà nella storia di questa città. Personalità del centrodestra sansalvese, e non i loro partiti, sono entrati nella coalizione di centrosinistra alla vigilia delle elezioni». 

saremo ben lieti di lasciar fare e prendere decisioni politiche, faremo un passo indietro perché siamo convinti di essere ben rappresentati

«Come Sinistra Italiana di San Salvo, anche alla luce dei risultati delle recenti elezioni comunali, riteniamo di aver agito nel migliore dei modi nel costruire e credere fermamente nella coalizione di centrosinistra e nel candidato sindaco Fabio Travaglini, e insieme ai compagni di Articolo 1, abbiamo costruito e presentato una lista, nel tentativo di riportare in consiglio comunale, dopo tanti anni, almeno un consigliere di sinistra. Una lista, Sinistra Civica Ecologista, aperta e composta di tanti giovani, ragazze e ragazzi, portatori di idee e di valori del mondo del lavoro, dell’ecologia, degli animalisti, delle diversità, di una nuova sinistra rinnovata, plurale, inclusiva, aperta al dialogo, come ci hanno insegnato Di Vittorio ed Enrico Berlinguer. Giovani competenti, pieni di entusiasmo, che hanno tanta voglia di fare, che ci hanno insegnato, e di questo li ringraziamo, che la politica non deve essere dietrologia, sfogo delle proprie frustrazioni, fatto di vecchie logiche, rancori e personalismi, che restano modi di fare superati dalla storia. A questi giovani saremo ben lieti di lasciar fare e prendere decisioni politiche, faremo un passo indietro perché siamo convinti di essere ben rappresentati e ci metteremo a loro disposizione per portare avanti idee e progetti che vorranno mettere in campo. A chi definisce i giovani della coalizione di centrosinistra delle bellissime persone, chiediamo come mai al turno del ballottaggio non li abbia votati ma  denigrati e combattuti?».

ricordiamo che il 12 giugno scorso i cittadini li hanno letteralmente bocciati e con molta nonchalance li hanno accompagnati al loro capolinea politico

«Riteniamo buono, dopo tanti anni di assenza dalla competizione elettorale di una lista di sinistra (2012), il risultato del nostro progetto e  ringraziamo tutte le quasi 700 elettrici ed elettori che ci hanno dato fiducia, portandoci ad un passo dall’eleggere un consigliere comunale e in caso di vittoria ad avere anche un rappresentante in giunta. Non abbiamo un clima da resa dei conti né dimissioni da effettuare, cosa che dovrebbero fare altri, anzi rassicuriamo questi soggetti che al nostro interno vige un clima sereno e di fiducia e ci riteniamo rappresentati dagli eletti nella coalizione di Fabio Travaglini rappresentativi di tutte le liste e di tutta la coalizione di centrosinistra, e siamo certi che sapranno svolgere il loro mandato con capacità, competenza, fermezza e condivisione, sia nelle analisi che nelle proposte. Ciò che ci meraviglia è che vecchi personaggi al di fuori della nostra coalizione azzardano analisi del tutto strampalate del nostro risultato elettorale, addossando colpe, responsabilità ed errori fino ad arrivare a fare morali a dir poco patetiche. A questi luminari della politica sansalvese ricordiamo che il 12 giugno scorso i cittadini li hanno letteralmente bocciati e con molta nonchalance li hanno accompagnati al loro capolinea politico». 

Le 83 schede bianche e le 184 schede nulle gridano vendetta, perché così facendo avete regalato la vittoria alla destra

«L’invito a tutti ad abbassare i toni e rientrare all’interno di un sano e corretto confronto politico ci trova del tutto d’accordo perché noi lo abbiamo sempre praticato, forse anche troppo, e per tutta la durata della campagna elettorale, a differenza di chi si è ritrovato su di un palco “tutti insieme appassionatamente” – come se il 14 luglio 2009 non fosse mai esistito – urlando, sbraitando, offendendo e denigrando il nostro candidato sindaco e i candidati del centrosinistra. A chi sostiene che l’errore politico è stato quello di non aver fatto le primarie, rispondiamo che il vero errore politico, per chi si autodefinisce di sinistra, è stato quello di non aver votato al ballottaggio il candidato sindaco del centrosinistra Fabio Travaglini, e aver scelto di annullare la scheda elettorale, oppure di aver votato scheda bianca, o peggio ancora aver votato la candidata di destra – cosa che qualcuno di voi aveva già fatto nel 2012 – oppure di aver preferito lavarsi le mani come Ponzio Pilato. Le 83 schede bianche e le 184 schede nulle gridano vendetta, perché così facendo avete regalato la vittoria alla destra e si è negato alla nostra San Salvo di avere un sindaco, una giunta e una maggioranza consiliare di centrosinistra. Diciamo che avete fatto vostro un vecchio proverbio toscano che dice: Si fa come quello che si tagliò i cinci pe fa un dispetto a su moglie».

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