I vandali devastano ancora l’asilo abbandonato. Il ministero fissa la scadenza: affidamento lavori entro luglio 2023

In una fenditura del piazzale è cresciuto un piccolo albero. Anni di abbandono spingono la natura a riprendersi quello che una volta era suo.

O qualcuno si è divertito a tirare le pietre, oppure i vandali sono riusciti a entrare per l’ennesima volta. I vetri rotti all’ingresso dell’ex asilo Carlo Della Penna ricordano che la vecchia scuola, donata nel 1955 ai vastesi dall’imprenditore emigrante, è ancora in balia di mani ignote che l’hanno già saccheggiata e devastata. E continuano ad accanirsi contro quel poco che resta da rompere.

Ex asilo Carlo Della Penna: le vetrate della facciata

Tutto questo succede da anni lungo una delle strade più trafficate di Vasto, via Madonna dell’Asilo. Il punto debole si trova sulla traversa laterale, via Pietro Micca. Aver chiuso il varco aperto dal cedimento del muretto che sorregge la recinzione non ha fermato i teppisti. A scavalcare, evidentemente, ci mettono poco. Anche se le case sono vicine, di notte quel budello consente di non essere visti da chi passa sulla strada principale.

La scuola, donata da Della Penna nel 1955, è chiusa dal terremoto del 2009

Sull’inferriata è ancora affissa una copia dell’ordinanza del 2009, l’anno del terremoto, quando il sindaco di allora, Luciano Lapenna, «considerato che in data 6 aprile 2009 si è verificato un evento sismico con epicentro nel territorio aquilano e che ha interessato anche il territorio del Comune di Vasto», riteneva di «dover adottare provvedimento di inagibilità» e di conseguente «chiusura della sede della Direzione didattica del 1° Circolo, ubicata nell’ex asilo Carlo Della Penna».

A ottobre 2021, nel programma elettorale del sindaco uscente e confermato, Francesco Menna, l’appalto per la ristrutturazione dell’ex asilo Carlo Della Penna era tra gli obiettivi dei primi cento giorni di mandato. Lo era anche nel 2016. «Stiamo seguendo gli step previsti dal ministero dell’Interno», risponde a Chiaro Quotidiano Anna Bosco, assessora comunale alle Politiche scolastiche. «Stiamo seguendo le scadenze che ci sono state date». Un anno per completare la procedura burocratica: «Il ministero ci ha chiesto di stipulare entro il 30 luglio 2023 il contratto di affidamento dei lavori. Lo prevede l’atto d’obbligo» firmato dal sindaco e dai rappresentanti del Viminale: «L’importo è di 3 milioni 160mila euro», spiega Bosco. «L’amministrazione comunale ha deciso di andare a gara con un progetto di fattibilità tecnico-economica. Questo significa che oggetto della gara saranno la progettazione esecutiva e i lavori, così come previsto dal Pnrr”, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che contiene i fondi europei finalizzati ad affrontare la crisi causata dalla pandemia. «Il bando verrà approvato dopo l’approvazione del bilancio». Un altro anno di attesa. Poi la vecchia scuola, che ora è un rudere, dovrebbe diventare un cantiere.

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