La prima scadenza è tra dieci giorni. La seconda a luglio. Poi dovranno iniziare i lavori per dare una seconda vita all’asilo Carlo Della Penna, donato negli anni Cinquanta dall’imprenditore emigrante alla sua città natale e finito tra rovi e degrado con l’aggravarsi di problemi di agibilità ormai ventennali. I raid vandalici ormai non si contano più.
«Siamo – dice Anna Bosco, assessora all’Edilizia scolastica – nella fase della conferenza di servizi asincrona, con scadenza il 13 marzo per l’acquisizione di una serie di pareri», tra cui quelli di vigili del fuoco, Asl e Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio.
Per la demoricostruzione sono disponibili 3 milioni di euro finanziati dallo Stato. Assegnati nel 2021, vanno utilizzati per i lavori da ultimare entro il 2026. La procedura di evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori è quella dell’appalto integrato. Entro luglio l’affidamento degli interventi. L’impresa che se li aggiudicherà dovrà anche redigere prima il progetto esecutivo. Attualmente c’è un progetto preliminare avanzato, stilato dall’ingegner Valeria Putignano. Il bassorilievo della facciata sarà conservato, la scuola resterà a un piano e con la pianta a ferro di cavallo. Sarà un polo scolastico per alunni da zero a sei anni e ospiterà 120 bambini della scuola dell’infanzia e 50 dell’asilo nido.
