Variante alla SS16, addio unanimità: il no a tutti e 4 i progetti Anas passa a maggioranza

L’unanimità, inseguita per quattro anni sulla variante alla statale 16, svanisce nello spazio di una seduta pomeridiana di Consiglio comunale. Se già tre volte sinistra, destra, M5S e liste civiche si erano trovati d’accordo sul «no» all’obbrobrio progettato dall’Anas perché viadotti e gallerie rovinerebbero il paesaggio di Vasto, stavolta le strade si dividono. Il centrosinistra sostiene la cosiddetta circonvallazione di Vasto, ossia spostare dietro l’abitato della città la statale Adriatica, che oggi costeggia il litorale, entra dentro Vasto Marina e prosegue verso San Salvo. Il centrodestra è per la soluzione sostenuta dal presidente della Regione, Marco Marsilio: traslare, intanto, a monte della ferrovia il tratto da Montevecchio a San Salvo. Così si tolgono i camion dalla riviera meridionale, mentre in quella settentrionale e nel cuore di Vasto Marina il tracciato resta lo stesso: è la cosiddetta alternativa D.

Seduta accesa, in cui emergono le divisioni. Giuseppe Forte (Pd): «L’Anas, imperterrita, torna a proporci quattro soluzioni. Ci prende in giro». Secondo Giuseppe Travaglini (Futuro e sviluppo per Vasto), «non vogliamo la soluzione D perché è un film horror. O si aggira la città di Vasto o si spendono soldi e non si risolve il problema».

«Non si realizzeranno mai su questo tratto di costa viadotti e gallerie», afferma Francesco Prospero (Fratelli d’Italia). «Chi agita questo spauracchio non so fino a che punto faccia il bene della città. Sebbene preferiamo la maxi variante, riteniamo che la costruzione del tratto da Montevecchio a San Salvo non sia impattante né dannosa per la nostra città».

«La proposta che il sindaco ha presentato ai consiglieri comunali, purtroppo, appare essere, così come formulata, la più dannosa alla città, all’economia, alla nostra crescita, al futuro sviluppo del territorio ed è una proposta che penalizza il turismo vastese e non rimuove i pericoli stradali», sostiene Giuseppe Soria (Lega), che così esprime in aula la posizione del direttivo guidato da Ermanno Falone dichiarando che «la soluzione migliore non sia dire a tutto no, ma scegliere la realizzazione di una variante stretta, capace di rendere meno insidioso il nostro litorale, senza ulteriore utilizzo di territorio».

Alla fine del dibattito passa a maggioranza la mozione proposta dal sindaco, Francesco Menna, che rispecchia l’orientamento del centrosinistra. Oggi a Pescara le prime decisioni nella conferenza preliminare di servizi.

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Comments 2

  1. Ennio Nardecchia says:

    La costruzione della variante della statale 16 a Vasto Marina come andra’ a Finire?
    Andra’ a finire come è finita lo sbocco della Galleria delle ferrovie a Vasto Marina.Per non spostare la ferrovia verso l’interno ci si ritrova un’ostacolo ormai insormontabile che ha pregiudicato,pregiudica e pregiudichera’ per sempre , dal punto di vista turistico,lo sviluppo di Vasto Marina!Ai posteri l’ardua Sentenza!!!!

  2. Di Bussolo Angelo says:

    La variante alla statale 16, come in altri casi analoghi, è opportuno che parta da Vasto Nord in prossimità del casello autostradale seguendo in parallelo il percorso dell’ autostrada fino a ricongiungersi all’esistente statale 16 prima del
    l’ attraversamento del fiume Trigno. Le future generazioni potranno solo lodarci per una soluzione che guarda lontano e non disturba Vasto con la sua meravigliosa spiaggia e San Salvo col suo arenile.

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