Anche in Abruzzo si guarda all’idrogeno come fonte di energia per sostenere l’attività industriale, così da poter ridurre le emissioni nell’atmosfera. Il tema è stato al centro dell’Expo di Dubai, dove la Regione Abruzzo, per tramite di Arap, ha raggiunto un importante accordo con il network DII desert energy, volto all’avvio di iniziative di ricerca e sviluppo per la produzione di idrogeno verde. Tra le azioni messe in campo ci sarà la partecipazione ad un bando nazionale, inserito nella programmazione del PNRR, per lo sviluppo della tecnologia ad idrogeno. L’Arap è ente attuatore della progettazione regionale e ha avviato una interlocuzione con la Pilkington. «L’azienda vetraria – spiega Gianni Cordisco, membro del cda di Arap – è quella a maggior consumo di energia, in particolare di gas, oltre ad essere tra le più importanti della Regione. Siamo già a buon punto con la predisposizione della progettazione e l’accordo con DII rappresenta un decisivo passo in avanti, anche rispetto a molte altre Regioni italiane».
La Pilkington, azienda fortemente energivora, con i due forni float continuamente in funzione, sta subendo, tra le altre problematiche del settore automotive, anche l’impennata dei costi dell’energia. Anche per questo il presidente di Pilkington Italia Graziano Marcovecchio, che è anche presidente di Assovetro, ha accolto favorevolmente la proposta di collaborazione a questo progetto, che potrebbe aprire nuove prospettive, non solo per lo stabilimento del gruppo Nsg ma per l’intera area industriale.
Molti sono i temi da affrontare, sia in fase di progettazione che, se le cose andranno per il verso auspicato da Arap, nella realizzazione. Se è evidente la riduzione delle emissioni, bisogna poi guardare ai costi di produzione dell’idrogeno, a oggi non ancora competitivi. Ad aprile, con tutta probabilità a Pescara, ci sarà un ulteriore passo in avanti verso la presentazione del progetto che dovrà essere finanziato dal Pnrr. La sinergia con Pilkington permetterebbe di testare sul campo, nelle modalità che verranno delineate, l’efficacia di un impianto di produzione di idrogeno a servizio di una vasta area industriale. Nelle linee guida del bando c’è anche l’indicazione di procedere con il recupero delle aree dismesse. Il sito da utilizzare potrebbe essere quello di proprietà dell’azienda regionale per le aree produttive dove si trova un impianto di trattamento acque reflue mai entrato in funzione.
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