Sala gremita al museo etnografico di Gissi per La terra di gesso, progetto che ha come obiettivo l’istituzione della riserva naturale dei Gessi frentani. A lanciare l’ambiziosa proposta è il Gal Maiella Verde che può contare su un finanziamento con fondi Feasr-Psr Abruzzo 2014/2022 della Regione.
A illustrare il progetto – alla presenza di alcuni dei sindaci dei comuni coinvolti – un team di esperti coordinato da Alessio Massari (in rappresentanza anche del Gal e Antonio Ottaviano, presidente dell’associazioni Lupi del gesso che da anni si occupa della riscoperta e della valorizzazione di questa importante roccia dai molteplici usi.
L’idea è quella di riunire 11 Comuni sotto un «minimo comune denominatore, il gesso», come lo ha definito Massari: Carpineto Sinello, Furci, Palmoli, Dogliola, Cupello, Guilmi, Tufillo, San Buono, Lentella, Fresagrandinaria e Gissi. Quest’ultimo rappresenterà il “centro” della riserva grazie alla «soverchiante quantità di gesso presente nel suo territorio» che le ha dato anche il nome.
«Gissi rappresenta un’unicità – ha spiegato Ottaviano – è uno dei pochi, se non l’unico, paesi in gesso ancora abitati. La vena di gesso rappresenta un importante tesoro naturalistico che può essere una risorsa per il turismo».
La vena citata si estende da Dogliola a Gissi. Negli undici comuni coinvolti non ci sono solo le caratteristiche case costruite con blocchi di gesso ma vecchie cave, grotte e tante altre testimonianze dal passato da riscoprire come le carcare, le fornaci per cuocere la roccia. Sotto l’abitato di Gissi l’associazione citata ha scoperto una grotta dalle dimensioni considerevoli al cui interno è presente una colonia di chirotteri (pipistrelli).
Nel corso dell’incontro si sono alternati gli interventi degli esperti che hanno illustrato le peculiarità del territorio dal punto di vista geologico (Violetta De Luca), faunistico (Paolo Forconi), botanico (Giampiero Ciaschetti) e storico-archeologico (Davide Aquilano).
«Siamo solo all’inizio di un progetto molto serio che si poggia su solide basi», ha detto Aquilano.
Questa parte di Vastese potrebbe a breve avere una destinazione che finora è mancata, l’obiettivo è presentare nel giro di due anni alla Regione la proposta di istituzione della riserva. «Si può puntare sul geoturismo, basta maturare la consapevolezza che è il gesso il vero protagonista del territorio», la sottolineatura di De Luca.
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