C’è un moderato ottimismo dopo l’incontro sui tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona che si è tenuto a Roma tra la Ministra alla Giustizia, Marta Cartabia, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, e i presidenti degli ordini degli avvocati delle città coinvolte. «Abbiamo registrato da parte della ministra Cartabia finalmente un atteggiamento costruttivo e di dialogo – ha detto il presidente Marsilio -. Per questa ragione continueremo a chiedere ai nostri parlamentari di sostenere l’opportunità di una proroga alla chiusura dei tribunali minori abruzzesi, che dia il tempo necessario perché questo dialogo con la signora Ministra possa continuare e portare a una soluzione condivisa».
C’è stato anche un incontro in videoconferenza con i parlamentari abruzzesi che hanno presentato emendamenti al decreto Milleproroghe chiedendo di rinviare la chiusura, oggi prevista per settembre 2022. «È sicuramente un passo in avanti significativo anche l’opportunità concessa oggi ai Presidenti degli ordini forensi di tutti e quattro i tribunali a rischio di confrontarsi, dopo tanti anni, direttamente con la signora Ministra e argomentare sulle varie soluzioni in campo. Per questo – ha concluso il Marsilio – crediamo che si debba dare il tempo alla discussione di maturare una proposta condivisa, percorribile e sostenibile da parte dei territori».
I presidenti degli Ordini degli avvocati, Franco Colucci di Avezzano, Silvana Vassalli, di Lanciano, Luca Tirabassi di Sulmona e Vittorio Melone di Vasto, restano però cauti. Dopo l’incontro, per cui hanno espresso gratitudine al presidente Marsilio e alla Ministra Caratabia, «restano le istanze nel merito – dice l’avvocato Vittorio Melone – soprattutto in relazione alla necessità di disporre la proroga della chiusura, al fine di meglio valutare le ricadute che potranno avere nei nostri circondari le previste riforme del processo civile nonché i disegni di legge che prospettano nuovi criteri per la chiusura dei tribunali e quello relativo ad una diversa distribuzione delle spese degli stessi da porre a carico dell’ente regionale e di quelli territoriali.
Per questo riteniamo di non escludere, allo stato, la possibilità che nei prossimi giorni – e in caso di mancato accordo sulla proroga della chiusura dei nostri tribunali – venga disposta una nuova astensione dall’attività di udienza, d’intesa con gli altri ordini abruzzesi coinvolti e nel rispetto della volontà espressa dall’assemblea il 19 gennaio scorso, quale sostegno alle iniziative dei nostri parlamentari, che torniamo a ringraziare».