Non ci sarà a breve l’incontro pubblico sul parco eolico in mare a 25 chilometri dalla costa vastese. Nel corso della conferenza stampa di una settimana fa, il sindaco Francesco Menna ha reso noto l’invito in Comune (per una riunione da tenersi entro il 30 novembre) rivolto ai rappresentanti della società Np Francavilla Wind con sede legale a Milano per chiarire alcuni dei dubbi in questa fase preliminare seguita alla diffusione della notizia del progetto.
Inizialmente, da come si apprende, la società ha accettato, ma a farla tornare sui propri passi è stata la volontà di Menna di rendere aperta al pubblico la riunione: un’eventualità ritenuta inopportuna in questa fase embrionale del progetto.
La Np Francavilla era disposta a partecipare con due rappresentanti a un incontro con gli amministratori e non con associazioni, cittadini ecc. per due ragioni di correttezza istituzionale.
Innanzitutto, come si evince dalla risposta ricevuta dal sindaco, in queste battute iniziali del progetto non sarebbe possibile rispondere alle domande di esperti e non addetti ai lavori che potenzialmente potrebbero parte all’incontro. Su questo punto, la società sottolinea più volte che attualmente l’unica autorizzazione richiesta è quella avanzata alla Capitaneria di porto per la concessione demaniale marittima. L’iter di valutazione ambientale è ancora lontano e la società assicura che in quella fase sarà «nella condizione ottimale per fornire al pubblico ogni dettaglio necessario insieme alle risposte a tutte le domande che dovessero sorgere». Tuttavia, la Np Fracavilla non chiude totalmente la porta e si dice disposta a partecipare a un incontro pubblico anche prima, ma in seguito alla ricezione di un “elenco” delle perplessità da chiarire per poter coinvolgere i diversi tecnici necessari.
Altro motivo per declinare, solo momentaneamente, l’invito è la necessità, sempre in virtù della già citata correttezza istituzionale, di incontrare prima – a dicembre o comunque dopo il riscontro della Capitaneria sulla richiesta di concessione – i sindaci degli altri Comuni (in particolar modo Ortona che avrà sul proprio territorio il terminale di arrivo dei cavi) che si affacciano sul tratto di costa davanti al quale sorgerà l’impianto.
Per ora, quindi, di offshore si tornerà a parlare lunedì prossimo nel consiglio comunale al cui ordine del giorno è stato aggiunto il punto proposto dal sindaco. Entro il 5 dicembre cittadini e associazioni sono stati invitati a presentare le osservazioni in municipio, il Comune le integrerà alle proprie che saranno inviate – nell’ambito dell’autorizzazione demaniale marittima – entro il 10 dello stesso mese.
I numeri e i dettagli del progetto:
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