Di cosa parliamo – Due questioni annose: variante alla statale 16 e nuovo ospedale di Vasto. Le abbiamo poste ai candidati del Vastese alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Le risposte di Sabrina Bocchino, portavoce regionale della Lega e candidata alla Camera.
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VARIANTE ALLA SS16 – «La mia posizione sulla statale 16 è nota e non è cambiata», premette la consigliera regionale. «Se si può fare qualcosa di ulteriore da Roma, ben venga, ma la mia posizione resta quella che, insieme al centrodestra, abbiamo ufficializzato nei mesi scorsi in una conferenza stampa: intanto andare avanti con con il quarto lotto», ossia il tratto meridionale, compreso tra Montevecchio e San Salvo.
NUOVO OSPEDALE – «Stiamo lavorando – dice a Chiaro Quotidiano – per arrivare al progetto esecutivo. In ogni caso, sono stati comprati nuovi macchinari per l’attuale ospedale con un investimento da un milione di euro. E siccome abbiamo macchinari obsoleti di circa vent’anni fa, i primari, con il direttore generale Schael, ci hanno fatto l’elenco di tutte quelle che sono le urgenze. Un intervento quantificato nell’ordine dei quattro milioni di euro. Credo che riusciremo a comprare questi nuovi macchinari necessari a riammodernare la dotazione tecnologia dell’ospedale San Pio da Pietrelcina».
Poi in un comunicato torna sull’argomento: «In particolare la struttura vastese evidenzia molteplici inadeguatezze strutturali, tecnologiche, organizzative e di risorse che mettono a rischio l’erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza, n.d.r.) nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza per l’utenza e per gli operatori sanitari della Asl. L’83% delle attrezzature elettromedicali risale a periodi antecedenti il 2012 – sottolinea la Bocchino – e non possiamo più procrastinare interventi nella direzione di un ammodernamento del parco attrezzature a cominciare dal blocco operatorio che rappresenta il motore di un ospedale».
«Azioni che potrebbero essere portate avanti utilizzando una parte dei residui del finanziamento concesso per la realizzazione del Presidio Ospedaliero di Vasto di cui alla determina di assegnazione DG2/64 del 30/11/2004. Infatti, al netto delle spese già sostenute (quali l’acquisto del terreno e le spese per la redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economico) e da sostenere, risultano ancora disponibili oltre 6 milioni di euro, tre dei quali potrebbero essere distratti e utilizzati per coprire parzialmente gli oltre 4 milioni di euro necessari ad interventi di riqualificazione strumentale (e conseguentemente funzionale) di alcuni reparti del nosocomio».
«In particolare il blocco operatorio assorbirebbe gran parte degli investimenti dal momento che sono necessari i tavoli operatori, le scialitiche, le autoclavi, lavaferri, apparecchi per anestesia e tanto altro. E poi è da rifare l’intero strumentario della Gastroenterologia. In Ortopedia non è possibile constatare la mancanza di letti elettrici e ausili per movimentare i pazienti operati, così come va rafforzato con la dotazione di strumentazione diagnostica il reparto di Urologia le cui condizioni attuali obbligano spesso i pazienti e muoversi verso l’ospedale di Chieti. Interventi sono necessari anche per Ostetricia e Ginecologia (cardiotocografi, scialitiche e poltrone per sala parto), Pediatria e Nido (isola neonatale, incubatrici, letti pediatrici ed altro), Cardiologia (ecografo palmare e sonda vascolare, sistema per ablazione fibrillazione atriale, etc), Laboratorio di analisi (microscopio, centrifuga, etc), Centro trasfusionale, Endoscopia digestiva, Oculistica, Otorinolaringoiatria e Radiologia».
«Ammonterebbero a 4.067.150,40 euro gli investimenti necessari a rispondere totalmente a queste esigenze strumentali, ma intanto crediamo che vi siano interventi improcrastinabili che potrebbero trovare la necessaria copertura attraverso le modalità esposte. Lo diciamo da tempo – chiosa Sabrina Bocchino – garantire una assistenza sanitaria adeguata ai cittadini deve essere una delle priorità della politica e come facciamo in ogni sede torniamo a sollecitare interventi concreti per il San Pio di Vasto oltretutto con la dovuta copertura finanziaria».