«Siamo di fronte ad un’amministrazione che dimostra di avere poco entusiasmo e se si parte già spenti, come si pensa di arrivare alla fine ?». A dirlo è Leo Marongiu, candidato sindaco per il centrosinistra, segretario provinciale Pd ed ora, seduto tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale, non risparmia critiche all’amministrazione guidata da Filippo Paolini.
«Certo, il tempo è poco e tanti amministratori sono alla loro prima esperienza, ma se il buongiorno si vede dal mattino, non sembra essere una buona giornata. Ciò che abbiamo notato sin da subito – commenta Marongiu – sono le pecche nella comunicazione della giunta Paolini: alcuni all’indomani del voto sono scomparsi, altri si fanno pubblicità da soli, in una continua corsa a mettersi in mostra più degli altri. Ma ciò che più balza agli occhi – accusa – è la confusione con cui vengono messi in atto provvedimenti ed in maniera altrettanto confusa recepiti dai cittadini».
E si riferisce alla decisione sulla diminuzione della frequenza della raccolta porta a porta del secco indifferenziato (ogni 15 giorni e non più una volta settimana, ndc), sul dietrofront sulla scelta della gratuità dei parcheggi nelle strisce blu durante il periodo natalizio ed, in ultimo, sulla gestione della pandemia.
«A ridosso della quarta ondata e con un aumento esponenziale dei contagi di giorno in giorno – dice ancora Marongiu – da mesi vediamo solo uno sterile appello del sindaco a “rispettare le norme anti Covid” e in un momento così difficile, forse, il compito del sindaco è quello di guidare di più e meglio i propri cittadini tra numeri, quarantene e difficoltà logistiche».
E non parla di critiche e rimproveri fini a se stessi ma «come stimolo a fare bene», soprattutto in vista delle sfide legate al PNRR che un Comune, oggi, è obbligato a vincere. «Tutti vogliamo che si faccia bene e si colgano tutte le opportunità del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, ma se il primo atto di questa giunta è stato l’aumento delle indennità, mi sembra di vedere un’amministrazione che naviga a vista. Di questo – assicura il segretario provinciale del Pd – chiederemo conto a chi, negli anni passati, diceva che le indennità dovevano essere abolite del tutto. Cosa è cambiato ora?». Per questo, e soprattutto per quanto riguarda il tema sicurezza per cui «sarebbe necessaria più serietà e meno propaganda», questo scambio di ruoli tra maggioranza e opposizione non può che far bene a tutti. «L’attuale maggioranza mi auguro che ora capisca come i problemi non si risolvano con un un post di polemica su Facebook – dice non senza ironia – e nello stesso tempo, noi possiamo stare più tra la gente e meno nel palazzo».
Sulle linee programmatiche che si discuteranno nel consiglio comunale di oggi [LEGGI] non si esprime ed «attende di ascoltare il sindaco». E per concludere dà un voto all’amministrazione Paolini. «Direi un 5 di incoraggiamento», proprio come si fa a scuola, nel primo quadrimestre, in attesa del voto ufficiale di fine anno.