«Spostamento dello street food, Menna faccia marcia indietro o 40 persone rischiano il posto»

L’amministrazione Menna faccia marcia indietro perché spostare i chioschi dello street food «rischia di danneggiare seriamente le attività commerciali e far rimanere senza lavoro 40 famiglie». Dopo la protesta di stamattina a Vasto Marina [VIDEO], i consiglieri comunali della coalizione di centrodestra criticano la scelta che il Comune ha preso in vista del Jova beach party. Un provvedimento destinato a diventare definitivo, a meno che non venga annullato dalla giustizia amministrativa, cui i due esercenti hanno fatto ricorso.

Guido Giangiacomo (Forza Italia)

«Quello che sta accadendo ai ristoratori di Vasto Marina D’Ottavio e Fernando ha dell’incredibile», commentano Guido Giangiacomo (FdI), Antonio Monteodorisio (Forza Italia), Francesco Prospero (FdI), Vincenzo Suriani (FdI) e Giuseppe Soria (Lega).

«Una prova di forza da parte dell’amministrazione Menna che non condividiamo, un modus operandi che non rientra nelle nostre corde. Una situazione che va avanti da mesi, con un ricorso pendente innanzi al Tar presentato dai ristoratori che deve ancora concludersi. Gli imprenditori D’Ottavio e Fernando in tarda serata si sono visti recapitare tramite pec dall’ufficio commercio una richiesta al Suap di revoca dell’autorizzazione appena rinnovata ai commercianti fino 2032
Il Comune avrebbe  individuato una nuova destinazione nei pressi della Bagnante, senza munire l’area delle necessarie infrastrutture e senza tuttavia rilasciare le autorizzazioni per lo svolgimento delle attività in questione. Oltretutto la zona  individuata ricade in un vincolo paesaggistico che richiede le autorizzazioni da parte della Soprintendenza di Chieti (che non ci sono)», affermano i consiglieri comunali di centrodestra.  

«L’amministrazione ha revocato l’occupazione del suolo pubblico solo per ciò che concerne tavoli e gazebo e non per la somministrazione di alimenti e bevande valida fino al 2032. Questa decisione rischia di danneggiare seriamente le attività commerciali e far rimanere senza lavoro 40 famiglie. A tutto ciò si aggiunge l’aumento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico stabilita durante il periodo di pandemia. Chiediamo che l’amministrazione Menna sospenda la rimozione forzata o individui immediatamente un’area adeguata per consentire agli imprenditori di poter svolgere la loro attività salvaguardando, altresì, la posizione lavorativa di 40 famiglie. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, così come non esistono imprenditori di serie A e imprenditori di serie B. Menna & C tornino sui loro passi e consentano alle due attività storiche della marina di continuare ad esistere. Ci stupisce, inoltre, il silenzio assordante sulla vicenda del Consorzio Vivere Vasto Marina, ormai sempre più legato al futuro e allo sviluppo (l’allusione è alla lista civica di maggioranza, n.d.r.) programmato dall’amministrazione comunale».

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