“Forza Italia, il ritorno”: Marcello e Argirò rientrano. Il consigliere «ormai lontano da Travaglini»

Il panorama politico sansalvese è in fermento, soprattutto nel centrodestra. L’occasione per ufficializzare alcuni ritorni a casa eccellenti sarà il congresso di Forza Italia saltato qualche giorno fa e riprogrammato all’inizio di marzo. L’ex assessore Tonino Marcello e l’ex consigliere regionale Nicola Argirò sono nuovamente tesserati con il partito fondato da Silvio Berlusconi.

Argirò e Marcello

La notizia segue di qualche giorno l’espansione del gruppo consigliare di San Salvo Popolare e Liberale (o dei dissidenti) con l’ex vicesindaco Giancarlo Lippis che ha raggiunto Alfonso Di Toro e Nicola Di Ninni decretando la scomparsa della propria lista, Noi San Salvo, dall’assise civica (se si esclude l’assessora Elisa Marinelli che, essendo in giunta, non ha potere di voto). Lo stesso Di Ninni, a marzo dovrebbe assumere la guida del circolo cittadino di Forza Italia.

Di questa nuova fase faranno parte i due ex alleati dell’assessora regionale Tiziana Magnacca – anch’essa ex forzista e candidata con Fi alle Politiche del 2018, oggi in Fratelli d’Italia, dopo una parentesi nella Lega, e principale referente del centrodestra – tra i primi ad aderire al partito fondato a San Salvo da Angiolino Chiacchia e Vincenzo Larcinese.

«Travaglini ormai emissario del Pd, io non ho quelle idee»

«Stiamo ricreando un gruppo, speriamo con l’armonia che c’è stata dal ’94 fino al 2012», ammette Argirò a Chiaro Quotidiano.
Forzista della prima ora, l’imprenditore confluì nel Pdl entrò in consiglio regionale nel 2009 con Gianni Chiodi presidente. A San Salvo, dopo le esperienze in opposizione in consiglio comunale, nel 2012 venne eletto in maggioranza con la prima storica vittoria del centrodestra; uscì da quel gruppo, apertamente in contrasto con Magnacca e la sua giunta, nel 2016 durante un acceso consiglio comunale con la sfiducia alla sindaca tra i punti all’ordine del giorno.
Venendo a tempi più recenti, Argirò, dopo cinque anni di riposo, si è ricandidato nel 2022 nella lista Più San Salvo di Fabio Travaglini e, nelle Regionali del 2024, nella lista della Lega – in appoggio di Marco Marsilio, LEGGI – «ma da indipendente, in quota Azione Politica», ci tiene a precisare.

«Adesso siamo pronti», dice spiegando il percorso di riavvicinamento seguita alla fine del Pdl e alla nuova guida di Antonio Tajani, dopo la scomparsa di Berlusconi, «da metabolizzare». «Questo ritorno in Forza Italia non cambia il mio gruppo politico e la mia azione in consiglio comunale», aggiunge Argirò.
E proprio sul futuro dell’opposizione sansalvese, Argirò sottolinea una distanza ormai ben delineata con gli altri eletti della coalizione di Travaglini, soprattutto dopo il consiglio comunale del 17 gennaio quando la permanenza del centrosinistra ha permesso lo svolgimento della riunione: «Il mio ruolo di minoranza è diverso dal centrosinistra anche perché nell’ultimo consiglio comunale io ho abbandonato l’aula per un provvedimento, invece gli altri si sono astenuti facendolo passare».

Su quel consiglio che ha sollevato non poche polemiche all’interno delle opposizioni [LEGGI], Argirò rivela che inizialmente tutta la minoranza sarebbe dovuta uscire facendo venir meno il numero legale: «Politicamente avevamo deciso per questa strategia. Visto che non c’erano tre loro consiglieri, la maggioranza non avrebbe avuto la possibilità di fare passare il provvedimento, poi non so perché, contrariamente a quanto si era detto prima, il centrosinistra l’ha fatto passare. Da allora, quindi, è evidente una differenza di vedute e, oramai, una differenziazione delle azioni politiche».

Una lontananza, quella dalla coalizione di Travaglini, che ormai appare irreversibile: «Mi sono candidato con loro perché la coalizione era civica, almeno così disse Travaglini quando ci contrapponemmo tre anni fa all’amministrazione uscente. Poi, ho visto che lo stesso Travaglini da civico è diventato oramai l’emissario del Pd (l’ex candidato sindaco era presente anche al recente appuntamento del Pd sansalvese con Bonaccini e Decaro, nda), io non ho quelle idee. In consiglio, per quanto riguarda il bilancio e altri grandi provvedimenti io sarò sempre di minoranza e mi opporrò, ma sulle singole scelte, se c’è qualcosa che va a favore della città, voterò al di là di cosa pensano gli altri». 

«Sono sempre rimasto in Forza Italia. Amministrative 2027? Vedremo»

In Forza Italia rientra anche l’ex assessore Tonino Marcello che sancì la rottura definitiva con Magnacca qualche mese prima delle ultime Amministrative del 2022 uscendo dalla giunta insieme a Fabio Raspa. Entrambi si candidarono a sostegno di Travaglini insieme, tra gli altri, alla storica esponente di destra Clementina De Virgiliis nella lista di Azione Politica che non guadagnò nessun seggio.

Per Marcello, assessore dal 2017, i rapporti iniziarono a incrinarsi con la beffa della candidatura a sorpresa, alle Regionali del 2019, della collega assessora Maria Travaglini (proprio in quota Forza Italia) che frazionò i voti nel centrodestra impedendogli una elezione sicura con Azione Politica nel primo mandato di Marsilio.
«Politicamente – dice ora – a livello nazionale sono sempre rimasto in Forza Italia, anche durante l’esperienza regionale con Azione Politica. Ora si vogliono fare nuovamente i congressi, io me ne sono andato perché i coordinatori venivano sempre nominati. Se si inizia a rifare politica, se ci si può confrontare, anche scontrare, allora ben venga. Entrerò come simpatizzante, non punto ad alcun ruolo di vertice».

E alla domanda sul riassetto di Forza Italia in vista delle Amministrative del 2027, risponde: «È tutto un progetto, per me le Amministrative sono un capitolo a parte. Dipende innanzitutto dalla mia volontà di ricandidarmi ancora… Poi, se intervengono i partiti e si decide di fare liste di partito, ci sarò: io sono di Forza Italia e sarò in una lista di Forza Italia. Se i partiti non intervengono e saranno tutte liste civiche, sarò libero…».

La recente visita di Bonaccini e Decaro a San Salvo

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