Di cosa parliamo – Da decenni nel Vastese viene periodicamente annunciata la variante alla statale 16 per allontanare il traffico dalla costa. Il confronto tra Anas ed enti territoriali ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi. Il problema, però, è dove costruire la variante di Vasto. Il Comune e la Provincia non vogliono che la nuova strada passi sul costone orientale, al di sotto della balconata panoramica del centro storico. Deturperebbe il paesaggio.
L’Anas boccia la variante della Provincia di Chieti e ribadisce che la nuova statale 16 deve passare sul costone orientale di Vasto. La nuova presa di posizione della società che gestisce le strade di rilevanza nazionale è messa nero su bianco in una lettera degli ingegneri Claudio Bucci, dirigente dell’area nuove opere e Antonio Marasco, responsabile della struttura territoriale. I destinatari sono il presidente della Provincia e sindaco di Vasto, Francesco Menna, la sindaca di San Salvo, Tiziana Magnacca, e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Secondo i due dirigenti, «fra le diverse soluzioni analizzate nello studio di fattibilità, quella ritenuta più efficace (la migliore secondo l’analisi costi/benefici in termini di obiettivi raggiunti) resta individuata nel tracciato, avente estesa di 9,7 chilometri circa, che configura una variante fuori sede rispetto all’attuale percorso della SS16 fra Vasto Marina e San Salvo, in sintesi individuabile come variante di prossimità. Già in passato infatti questa Anas, al fine di validare la migliore scelta progettuale in relazione agli obiettivi prefissi e fugare ogni possibile suggestione sull’argomento, aveva già condotto specifici studi di trasportistica e di traffico su un’alternativa di corridoio stradale dello sviluppo di circa 22 chilometri a ridosso del tratto autostradale della A14 fra i caselli di Casalbordino (Vasto Nord) e di San Salvo (Vasto Sud). Corridoio stradale questo che viene oggi riproposto da codesta Provincia, non si comprende su quali concrete valutazioni tecniche e dell’ingegneria dei trasporti, addirittura come soluzione ottimale alle problematiche sin qui descritte». Ecco dove passerebbe la variante voluta dall’Anas: VIDEO.
«RIDUCE IL TRAFFICO” – «La soluzione di costa», scrivono Bucci e Marasco, «risulta nel tratto Vasto Marina-Marina di San Salvo fortemente attrattiva per i flussi di traffico prima circolante sulla SS16 (fino a 14028 veicoli al giorno). Tale attrattività, con una conseguente riduzione di traffico sull’attuale viabilità in ambito urbano, in termini percentuali risulta variabile fra il 70 e il 75% del traffico attualmente circolante lungo l’attuale SS16 e per circa il 6% del traffico autostradale», invece la proposta della Provincia «non apporta alcun beneficio al transito lungo la SS16 attuale, da cui riesce a drenare una quantità di traffico del tutto trascurabile e varibile dallo 0,7% nel tratto Vasto-Vasto Marina-San Salvo (7 veicoli ogni mille), al 5,75% nel tratto terminale Marina di San Salvo-SS 650 di Fondovalle Trigno. Lungo l’attuale tracciato della SS16 continuerebbe a circolare quindi lo stesso, in pratica identico, numero di veicoli che è stato stimato già all’epoca dello studio (il 2014, n.d.r) in 17738-12472 veicoli/giorno».
IL NO ALLA PROVINCIA – Le conclusioni dell’Anas non lasciano spazio alla proposta di circonvallazione di Vasto. Il diniego perché, «a fronte di di un investimento complessivo di alcune centinaia di milioni di euro», la soluzione proposta dalla Provincia «non assolve in alcun modo pertanto alle finalità di variante alla SS16 per la sua previsione progettuale di eventuale futura realizzazione, di cui si ignorano le motivazioni che hanno indotto la stessa amministrazione provinciale a intraprendere tale attività non comporterebbe, come era ovvio aspettarsi da un siffatto tracciato, alcun miglioramento alle condizioni di traffico». Nonostante il finale della missiva lasci spazio allo “spirito di più ampia collaborazione”, sul tracciato della nuova strada si preannuncia un muro contro muro.
Buongiorno, volevo chiedere lumi riguardo l’arretramento della ss16.
Non sono un tecnico,lungi da me fare proposte, ma da semplice cittadino e fruitore della sopracitata strada , volevo semplicemente chiedere come mai , dopo circa un ventennio ancora si riesce a capire quale sia la soluzione più idonea!
Capisco che non è cosa semplice, ma intanto perché non procedere, almeno nei tratti dove non ci sono controversie, in modo da iniziare a decongestionare questa benedetta strada ! Grazie e buona giornata