Otto giorni di sciopero dei recuperi e degli straordinari obbligatori. Li hanno proclamati per il mese di dicembre i Cobas alla Stellantis Atessa Plastic Unit. «In questo stallo creatosi tra politica e il ceo di Stellantis chi paga le conseguenze? Da mesi ci troviamo in una situazione dove i lavoratori e le lavoratrici si alternano tra cambi di turno e cassa integrazione come “trottole”. La strategia di riduzione dei costi “doghouse” adottata da Tavares per restringere la spesa esterna e gestire i costi in modo più efficace sembra non bastare», affermano Cobas Stellantis Atessa ed Ep Cobas.
«Nel futuro imminente senza una svolta decisionale tra le parti saranno a rischio molti posti di lavoro in tutto l’indotto. È inaccettabile per i Cobas che si giochi sulla pelle dei lavoratori il futuro, forse di un intero comparto produttivo, facendo balenare l’origine di questa crisi nella scarsa “propensione al sacrificio” dei lavoratori stessi, discettando sugli “alti costi produttivi”. Perciò i Cobas fanno appello ai lavoratori a far “sentire” tutto lo sdegno possibile, a partire già dallo sciopero generale del 29 novembre. Per ciò che ci riguarda continuiamo a batterci perché il lavoro non sia intermittente ed intensificato. Questo non vuol dire “essere più produttivi” bensì – sostiene il sindacato – “essere più sfruttati” Perciò confermiamo lo sciopero sugli eventuali recuperi produttivi e straordinari obbligatori».
Il calendario dello sciopero: «Recuperi e straordinari obbligatori di tutti i sabati, su ogni turno Produttivo (del 07; 14; 21 e 28) di dicembre 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit spa (ex FCA Plastics Unit)» e «di tutte le domeniche, su ogni turno produttivo (del 01; 08; 15; 22 e 29) di dicembre 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit S.p.A. (ex FCA
Plastics Unit)».