In quattrocento hanno deciso di fare le valigie tra l’estate del 2023 e l’autunno del 2024. Circa 400 emigranti in più in un anno. Non pochi per una città che, in base al dato Istat, al 1° gennaio 2024 contava 40mila 815 residenti. A questi vanno aggiunti i 5mila 729 i vastesi che risiedono stabilmente all’estero e che mantengono la cittadinanza italiana. Novecento emigrati in più del 2018, quando erano 4mila 800.
Il rovescio della medaglia
Una medaglia a due facce. Da un lato i numeri delle nascite, che nel 2023 all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto sono state 700 [LEGGI] da genitori residenti nei 29 comuni del Vastese e nel 2024 sono già 600 quando l’anno non è ancora terminato. A questi vanno aggiunte l’immigrazione interna [LEGGI] ed esterna: 2600, certifica l’Istat, gli stranieri regolarmente residenti in città. Sul rovescio della medaglia le centinaia di persone che, ogni anno, varcano i confini nazionali perché il lavoro non c’è, è precario o sottopagato.
Legami che si affievoliscono
L’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) è stata istituita con legge numero 470 del 1988: è la banca dati di tutti i cittadini italiani che risiedono o intendono risiedere all’estero per oltre 12 mesi ed è gestita dai Comuni coi dati provenienti dalle Ambasciate e dai Consolati. Gli iscritti all’Aire vengono automaticamente cancellati dall’Apr, anagrafe della popolazione residente dei comuni di provenienza. Dietro le statistiche ci sono le persone. Coloro che, pur vivendo stabilmente fuori dall’Italia, continuano a mantenere la cittadinanza italiana. Lo dimostra il dato dell’Australia, il Paese con la più folta comunità vastese: all’Aire sono iscritte 696 persone, quelle che continuano a mantenere un legame stabile con la terra natia. Mentre per tutti gli altri, migliaia, l’Abruzzo è un ricordo o poco più.
