Bollette dell’acqua in base all’effettiva erogazione, non eliminare le agevolazioni sul costo del gasolio, risarcire i danni da fauna selvatica e da peronospora. Le richieste del Coordinamento rurale indipendente sono messe nero su bianco nel volantino diffuso per indire il corteo dell’11 agosto a Vasto.
«Viste le disastrose condizioni climatiche, la siccità che da un anno ormai affligge il settore, con ingenti danni già registrati su seminati e visto il perdurare del fenomeno, oggi si riscontra tale sofferenza anche per le colture come vite e ulivi, pertanto gli agricoltori chiedono il riconoscimento dello stato di calamità naturale causa siccità per tutto il comparto agricolo abruzzese», si legge nel manifesto del Cri.
«Alle proteste dei mesi scorsi le istituzioni europee, nazionali e regionali non hanno dato alcuna risposta positiva, anzi il governo nazionale, col decreto agricoltura varato le scorse settimane con decisioni alquanto discutibili, ha affossato ulteriormente l’agricoltura del Sud. Nessuna risposta sulla fine delle agevolazioni gasolio a partire dal 1° gennaio 2026. Nessuna risposta in merito alle modifiche chieste sulla Pac», politica agricola comune.
«In ambito regionale si chiede un drastico intervento per il contenimento della fauna selvatica» e anche «lo stop immediato a una gestione scellerata dell’assegnazione di gasolio agricolo con sterilizzazione del costo accise. Si chiede di provvedere in tempi celeri ai pagamenti per i danni accertati da peronospora della vite nella primavera 2023 incrementando le risorse fino a coprire il 100% dei danni accertati, ovvero 200 milioni di euro, a fronte di una copertura simbolica di appena 5 milioni di euro».
Sulla carenza idrica il Cri vuole «un intervento presso i gestori dei Consorzi di bonifica, affinché si accerti il reale costo del servizio garantendone, nello stesso tempo, l’erogazione».