Menna-Tagliente-Forte: unità di intenti tra il sindaco attuale, il predecessore e il consigliere comunale del Pd affinché si dia il via al movimento contro il progetto di variante alla Statale 16 ritenuto impattante. Nei giorni scorsi erano stati il consigliere Giuseppe Forte e l’ex primo cittadino Giuseppe Tagliente a sottolineare la necessità di un movimento compatto in difesa del territorio [LEGGI].
Oggi, il sindaco Francesco Menna accoglie l’invito e dice: «Ho sempre rivendicato e portato avanti con fermezza e convinzione il No al progetto dell’Anas relativo alla variante alla Statale 16. Una battaglia condivisa con i colleghi di maggioranza e con l’avallo dell’intera assise civica, perché dinanzi a certi progetti che deturpano la bellezza e la sicurezza della nostra città, ha sempre prevalso l’unità e la condivisione di intenti per il solo bene della nostra comunità».
«Non posso dunque che condividere in pieno il pensiero e la posizione dell’ex presidente del consiglio regionale e già sindaco di Vasto Giuseppe Tagliente e mi farò promotore insieme a lui e a Peppino Forte della creazione di un movimento unitario di protesta contro questo “insano proposito di violentare il nostro bel territorio”, come ha detto lo stesso Tagliente».
«Pertanto, nel ribadire che il consiglio comunale si è più volte espresso unitariamente contro il progetto dell’Anas, e nel ribadire inoltre che l’unica soluzione fattibile e accettabile sia la variante larga che da Vasto Nord si collega alla SS 650 passando per Valle Cena e che abbraccia dunque Vasto e il territorio da dietro dando così anche risposta ai 29 Comuni dell’entroterra, già nella giornata di domani avvierò con l’ex sindaco Tagliente e con Giuseppe Forte, con i quali ho avuto una interlocuzione in merito, la costituzione del predetto movimento. Lancio dunque un appello a tutte le forze politiche e quanti vorranno aggregarsi, dalle forze economiche e dell’impresa alle istituzioni sociali e culturali, a unirsi in questa battaglia. Il nostro intento è quello di far comprendere “che i vastesi vogliono essere considerati cittadini e non destinatari di decisioni prese altrove e contro la loro volontà” come ha affermato Tagliente».